La Nuova Sardegna

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Bilancio approvato in Giunta

Il sindaco Carrus: «Non ci sarà alcun commissariamento»

20 ottobre 2015
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CABRAS. Tutti a Casa? Nemmeno per sogno. La grande attesa generata dalla mancata approvazione del bilancio è destinata scemare. I dubbi li ha fugati ieri mattina il primo cittadino, Cristiano Carrus che, un po’ per “smorzare gli entusiasmi di chi spera sul commissariamento dell’amministrazione”, ma soprattutto per alcuni precedenti arcinoti che hanno coinvolto altre amministrazioni, come quella di Arborea lo scorso anno, ha deciso di chiarire la sua posizione e quella dell’amministrazione comunale.

I presupposti erano stati comunicati dall’assessore regionale Cristiano Erriu lo scorso 21 settembre: «Se il consiglio comunale di Cabras non avesse approvato il bilancio entro mercoledì 22 ottobre - a trenta giorni dalla ricezione del decreto firmato da Erriu - in municipio sarebbe arrivato un commissario ad acta».

La risposta di Carrus sembra cancellare le perplessità: «La Giunta ha approvato il bilancio annuale del 2015, il bilancio pluriennale relativo al biennio 2015-2017, la relazione previsionale e programmatica e gli allegati di bilancio, compreso il bilancio armonizzato di prima istituzione - ha precisato il sindaco -. Entro questa settimana partirà il deposito di dieci giorni del bilancio per dare possibilità ai consiglieri di presentare eventuali emendamenti, e poi sarà portato all’attenzione del consiglio comunale».

Carrus, infine, è sceso nello specifico per spiegare la procedura: «Qualora non si dovesse approvare il bilancio è prassi che la Regione nomini un commissario ad acta, ma solo per la predisposizione degli atti di bilancio, cosa il comune di Cabras ha già fatto con le delibere di giunta di qualche giorno fa. Il commissario – sempre per restare nel campo delle ipotesi immaginate da Carrus – avrebbe avuto il compito di presentare il bilancio al consiglio comunale per l'approvazione».

Diverso il discorso qualora, anche con la nomina di un commissario ad acta, il consiglio comunale non avesse comunque approvato il documento in scadenza. Solo allora sarebbe stato nominato un commissario regionale che avrebbe attivato le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale. Un’eventualità piuttosto remota per un’amministrazione a cui, perlomeno per il momento, non sono mai mancati i numeri per governare il paese.

I motivi del ritardo nell’approvazione dei bilanci, invece, sarebbero il riflesso di alcune nuove norme: «È stato un anno particolare per via delle nuove leggi - ha concluco Carrus - e il ritardo è dovuto all’approvazione del riaccertamento dei residui».

Claudio Zoccheddu

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