La Nuova Sardegna

Oristano

TERRALBA

Con i volontari a scuola di rischio

Con i volontari a scuola di rischio

Successo della due giorni di incontri sui pericoli idrogeologici

21 ottobre 2015
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TERRALBA. Partecipazione, conoscenza e prevenzione. Sono questi i temi che sono stati affrontati nella due giorni della campagna di comunicazione nazionale sui rischi idrogeologici: “Io non rischio”. Una squadra di volontari dell’associazione Livas, preparata e documentata sui rischi presenti nel nostro territorio, nella giornata di sabato e domenica si è resa disponibile per informare su quanto è necessario fare per ridurre il rischio di alluvione e dare chiarimenti su eventuali dubbi e mettere a disposizione anche del materiale informativo.

Tanti i cittadini curiosi che si sono recati in piazza Cattedrale per cogliere l’opportunità di essere informati sui rischi del territorio comunale e sui comportamenti da tenere durante un allerta meteo e cosa fare durante una alluvione. «Il presupposto principale è che per difendersi da un rischio la cosa indispensabile è conoscere il rischio» dicono dalla Livas, l’associazione iscritta al registro della protezione civile, si è particolarmente distinta durante gli avvenimenti dell’alluvione del novembre 2013 e ha quindi esperienza concreta sul campo per quanto riguarda il territorio terralbese. Tanti consigli sulle buone pratiche di protezione civile da osservare da osservare durante una emergenza di natura idrogeologica: non soggiornare nei seminterrati, evitare di utilizzare l’automobile, applicare delle barriere antiallagamento a portoni, garage e seminterrati.

Una campagna che ha visto anche la partecipazione dell’amministrazione comunale che ha colto l’occasione di far conoscere più concretamente il piano comunale di protezione civile di cui in tanti non ne conoscono l’esistenza. «È stata una opportunità di incontro tra l’amministrazione comunale, i volontari ed i cittadini» – commenta Sabrina Vidili presidente della Livas – è proprio da questa partecipazione condivisa che si prende coscienza di un problema che coinvolge tutti e di cui tutti devono rendersi parte attiva».

Cristina Diana

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