Ricciai e Comune ai ferri corti, salta l’incontro con Carrus
L’incontro era fissato per oggi ma il caos che si è creato attorno all’approvazione del bilancio di previsione del 2015 ha fatto slittare l’appuntamento tra il sindaco e i pescatori di ricci che,...
L’incontro era fissato per oggi ma il caos che si è creato attorno all’approvazione del bilancio di previsione del 2015 ha fatto slittare l’appuntamento tra il sindaco e i pescatori di ricci che, ovviamente, non l’hanno presa bene. “Ci stanno trattando come se fossimo l’ultima ruota del carro”, ha detto il rappresentante dei ricciai cabraresi, David Bichi, “e questo non ci piace. Probabilmente qualcuno non ha ancora capito che dal nostro lavoro vivono 50 famiglie, senza considerare i pescivendoli e i ristoratori che comprano e vedono i nostri ricci”. Essere rimbalzati non fa piacere a nessuno, a maggior ragione quando i presupposti per la stagione di pesca ormai alle porte erano stati diametralmente opposti. E infatti i ricciai rincarano la dose: «A questo punto sarà l’assemblea dei nostri soci a decidere cosa fare. Noi avevamo dato la disponibilità a iniziare una collaborazione ma il Comune, che gestisce l’Area marina, ha preferito scavalcarci. Non ne abbiamo la certezza ma siamo convinti che al Ministero sia stato proposto una riduzione del calendario di pesca e delle quantità di ricci prelevabili, senza che ci sia stata una consultazione. Questo non può farci piacere e se prima potevamo collaborare per lavorare uno a fianco all’altro, non è detto che adesso non si possano indossare i panni degli antagonisti», ha concluso Bichi prima di lanciare quella che ha il sapore di una sfida: «ci stanno costringendo a iniziare a lavorare anche senza le autorizzazioni». (c.z.)