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Oristano, tre indagati per l'appalto della videosorveglianza

di Enrico Carta
Una telecamera di videosorveglianza in piazza Roma
Una telecamera di videosorveglianza in piazza Roma

Sotto inchiesta il comandante della polizia locale Rinaldo Dettori, l'ex funzionario comunale Giampaolo Satta e il responsabile della ditta Roberto Malventi

03 novembre 2015
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ORISTANO. Dove non arrivano gli occhi, arrivano le orecchie. È infatti attraverso una serie di intercettazioni telefoniche che l’appalto per la videosorveglianza del Comune, attivato nel maggio del 2013, finisce dritto dritto in procura.

E si porta dietro anche tre indagati per turbativa d’asta, tra cui il comandante della polizia locale Rinaldo Dettori, il vicesindaco di Bortigali nonché ex funzionario del Comune di Oristano ed ex capo ufficio di gabinetto dell’assessorato all’Agricoltura ai tempi di Oscar Cherchi, Giampaolo Satta, e il responsabile della ditta brianzola che si è aggiudicata l’appalto, Roberto Malventi.

Il reato contestato dal pubblico ministero Paolo De Falco è quello di turbativa d’asta (nel giornale in edicola oggi, martedì 3 novembre, trovate le carte dell'inchiesta). L’intreccio tra i tre indagati sarebbe servito ad indirizzare l’assegnazione dell’appalto della videosorveglianza da 173mila e 500 euro verso il giusto canale, quello della Project Automation che se lo aggiudicò.

Nelle scorse settimane sono stati sequestrati computer, tablet e telefonini nei quali la procura cerca la conferma alle proprie tesi.

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