La Nuova Sardegna

Oristano

Tre bambini adescati, ottantenne condannato

di Enrico Carta
Tre bambini adescati, ottantenne condannato

Marrubiu, tre anni per aver palpeggiato due bambine all’interno di un bar Aveva provato a ripetere il gesto con un bambino che però denunciò l’episodio

04 novembre 2015
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MARRUBIU. Due bambine palpeggiate, un bambino che viene adescato ma che fortunatamente non cade nel tranello dell’ottantenne. Ma proprio quello è l’errore che ha portato l’anziano prima agli arresti domiciliari e poi alla condanna a tre anni arrivata ieri mattina al termine del rito abbreviato celebrato di fronte al giudice per le udienze preliminari, Silvia Palmas.

Un unico processo per due episodi distinti, accaduti a distanza di un anno l’uno dall’altro. Tutto inizia in un bar nel 2013. Ci sono alcuni avventori e c’è anche Giovanni Biancu che approfitta della presenza di due bambine per avvicinarsi a loro e palpeggiarle. Una aveva tredici anni, l’altra appena nove e forse proprio per questo motivo non parlano dell’accaduto. Secondo il pubblico ministero Rossella Spano potrebbero non aver afferrato il significato di quel gesto o potrebbero avuto paura o vergogna per cui scelgono di non raccontarlo.

E infatti quell’episodio passa sotto silenzio per un anno. Nell’ottobre del 2014 avviene però qualcosa di molto simile. Stavolta è un anziano ad adescare un bambino di nove anni. Non riesce però nel suo intento e quella volta, il bambino racconta tutto. Iniziano le indagini e, nel momento in cui i carabinieri arrivano ad individuare Giovanni Biancu quale presunto responsabile, salta fuori anche il precedente episodio.

L’anziano finisce ai domiciliari a dicembre dell’anno scorso e in pochissimo tempo si ritrova sotto processo per entrambi gli episodi. Al termine della requisitoria, il pubblico ministero Rossella Spano chiede la condanna a cinque anni e due mesi. All’accusa si affianca l’avvocato di parte civile Cecilia Fa’, mentre l’avvocato difensore Francesco Corrias instilla dubbi nel giudice. La difesa punta sul fatto che un unico avventore, tra tutte le persone presenti al bar, avesse notato le attenzioni dell’anziano verso le due bambine.

È una stranezza che però non convince il giudice a pronunciare una sentenza di assoluzione. La pena comunque è inferiore rispetto alle richieste dell’accusa. All’anziano vengono riconosciute le attenuanti perché l’abuso contestato è tra quelli annoverati come casi di minore gravità e così la condanna per l’episodio dei palpeggiamenti è di due anni e quattro mesi, mentre per l’adescamento non andato a buon fine di otto mesi.

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