La Nuova Sardegna

Oristano

Sospetti respinti sulle elezioni all’Unitrè

Sospetti respinti sulle elezioni all’Unitrè

Abbasanta, un socio si è rivolto al direttivo nazionale per presunte violazioni. Ma è tutto a posto

08 novembre 2015
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ABBASANTA. Suffragio da invalidare? Sulle elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Unitrè aleggia il sospetto di irregolarità, ma per la direzione nazionale e per l’ organo collegiale che si è insediato la scorsa estate le operazioni di voto si sono svolte nella totale legalità. Il caso è scoppiato dopo la segnalazione di un socio al Consiglio dell’Università della terza età di Torino e al presidente Gustavo Cuccini, interpellati per fare chiarezza su una serie di presunte violazioni dello statuto del sodalizio culturale fondato ad Abbasanta nel 2005. Le irregolarità più gravi ventilate nella segnalazione riguardano le operazioni di voto e le modalità di convocazione dell’assemblea. Il sospetto avanzato nella missiva indirizzata al Consiglio nazionale è che nelle votazioni di giugno non sia stato raggiunto il numero legale. Solo 48 i votanti che secondo l’autore della segnalazione si sarebbero recati ai seggi, a fronte dei 122 aventi diritto e dei 58 che invece risultano dal verbale stilato dalla commissione elettorale. Oltre alla questione del quorum, è anche il metodo adottato per indire le elezioni a non convincere l’associato, che al presidente dell’Unitrè torinese ha sottoposto una lunga sequela di quesiti, non ultimo quello relativo all’opportunità che i candidati potessero essere delegati al voto ed esprimere così due preferenze. Del caso si è parlato ieri all’Agorà durante l’assemblea ordinaria, ma senza entrare nel merito della questione. Per voce del tesoriere, il Consiglio direttivo presieduto da Sandra Flore ha spiegato ai soci di non essere stato messo al corrente dell’oggetto delle confutazioni. «A luglio abbiamo ricevuto una telefonata dall’Unitrè nazionale che ci informava semplicemente di aver ricevuto una contestazione – ha dichiarato Bartolomeo Di Maria –. Non essendo stati messi a conoscenza di cosa ci venisse contestato abbiamo inviato alla sede nazionale tutta la documentazione relativa all’indizione delle elezioni e le copie dei relativi verbali. L’unico rilievo pervenuto successivamente dall’Unitrè di Torino riguarda una modifica apportata nel 2009 allo Statuto relativa alla distinzione tra associati ordinari e associati studenti che ora correggeremo». Per Di Maria le accuse di brogli, per quanto mai esplicitate, sono assolutamente infondate. «Se l’Unitrè nazionale avesse riscontrato delle irregolarità – ha detto – avrebbe invalidato le votazioni e disposto nuove elezioni».

Maria Antonietta Cossu

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