La Nuova Sardegna

Oristano

Incidente nel teatro non agibile, l’ex sindaco rischia di pagare

di Enrico Carta
Incidente nel teatro non agibile, l’ex sindaco rischia di pagare

Bosa, i familiari di Salvatore Ladu avevano fatto causa al Comune chiedendo 400mila euro Piero Casula chiamato in causa dal giudice quale possibile responsabile diretto per il risarcimento

11 novembre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Tra i due litiganti, il terzo rischia di pagare. E se quel terzo è l’ex sindaco Piero Casula, significa che la questione si è fatta assai più complicata di quel che appariva in un primo momento. La causa civile per la morte di Salvatore Ladu, arrivata l’11 febbraio del 2015 dopo cinque anni di invalidità dovuta a un assurdo incidente, prende una strada inattesa. Il Comune era stato chiamato in causa dai familiari che chiedono un risarcimento da 400mila euro, ma il legale dell’amministrazione ha individuato a sua volta una persona fisica sul quale far ricadere l’intera responsabilità di quanto accadde il 30 maggio del 2010.

Tutto inizia in quel giorno, quando Salvatore Ladu ottiene dall’ex sindaco le chiavi del teatro comunale di piazza Gioberti. Deve allestire una mostra di archeologia e fotografia subacquea e non sembra esserci nulla di strano, non foss’altro che il teatro mai è stato collaudato. Dentro quella struttura, insomma, non si potevano svolgere attività e quella volta il destino o meglio un’opera fatta non a regola d’arte ci mise del suo. Una porta di un bagno crollò addosso a Salvatore Ladu provocandogli traumi dai quali non si sarebbe più ripreso.

Secondo i familiari, assistiti dall’avvocato Simona Pedde, la morte sopraggiunta nel febbraio di quest’anno è una causa diretta di quell’incidente che non doveva accadere. È il motivo per cui avevano fatto causa al Comune, dopo che la Sara Assicurazioni aveva risposto picche alla richiesta di risarcimento del danno: il teatro non è collaudato, al suo interno non doveva esserci anima viva, l’assicurazione non sborsa un centesimo.

E infatti al processo i soggetti in causa erano inizialmente due. Poi è accaduto che l’avvocato che tutela il Comune, Vittorio Delogu, ha fatto il passo ulteriore producendo la stenotipia della seduta del consiglio comunale in cui si discuteva dell’incidente e di eventuali responsabilità. È in quell’occasione che Piero Casula si espose in prima persona e disse a chiare lettere che le chiavi del teatro le aveva consegnate di persona a Salvatore Ladu. Così il giudice della sezione civile Giuseppe Carta lo chiama ora in causa in qualità di responsabile diretto dell’evento.

Piero Casula farà quindi il suo ingresso nella causa, rischiando di essere colui che sarò chiamato a pagare per l’incidente. La famiglia chiede 400mila euro, ma ovviamente la questione è più complessa perché va dimostrato il nesso tra la morte e l’infortunio. Fatto certo è invece che l’invalidità è stata generata dall’incidente avvenuto al teatro senza collaudo e già questo darebbe vita a un risarcimento a tanti zeri. Resta da capire un’altra cosa: chi lo pagherà?

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative