La Nuova Sardegna

Oristano

pompu: delitto murranca

Quegli incroci pericolosi nel giorno dell’omicidio

POMPU. Ci sono degli incroci molto strani e dei racconti che non coincidono con quanto dicono i testimoni. Sono un punto a favore dell’accusa oppure la difesa ha nuove carte da gettare sul tavolo? L’u...

27 novembre 2015
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POMPU. Ci sono degli incroci molto strani e dei racconti che non coincidono con quanto dicono i testimoni. Sono un punto a favore dell’accusa oppure la difesa ha nuove carte da gettare sul tavolo? L’udienza per l’omicidio del commerciante ambulante Antonio Murranca, ucciso il 24 settembre del 2014 e poi dato alle fiamme per nascondere il corpo, trascorre ancora una volta nel tentativo di arrivare a ricostruire quell’intero tanto frammentario. Se però tutti i pezzi dovessero tornare al loro posto, smontare il puzzle potrebbe risultare molto difficile.

Sul banco degli imputati e in carcere da un anno ci sono gli allevatori Graziano Congiu, 31 anni originario di Orgosolo residente a Ruinas, Lorenzo Contu, 52 anni di Morgongiori, Stefano Murru, 40 di Pompu, difesi dagli avvocati Angelo Battista Marras, Carlo Figus e Michele Ibba. Proprio la moglie di quest’ultimo è stata tra i testimoni chiamati a deporre dal pubblico ministero Paolo De Falco, affiancato nell’accusa dall’avvocato di parte civile Gianfranco Siuni. La moglie di Stefano Murru conferma che il marito le disse di non aver visto Graziano Congiu il giorno dell’omicidio, ma i due sono stati ripresi assieme per due volte dalle telecamere della tabaccheria a Masullas proprio il 24 settembre dell’anno scorso.

Un altro testimone, Tigellio Melis, nipote della vittima, ricorda di aver visto l’auto di Lorenzo Contu e di averlo salutato non ootenendo risposta. Il giorno dopo però lo stesso Contu si reca nell’azienda di Tigellio Melis e gli dice di non dire ai carabinieri di averlo visto. Questi rimarrà zitto sino al momento dell’arresto dei tre, probabilmente per paura, poi racconterà di questo episodio che per la difesa non ha alcun peso, considerati i tardivi ricordi. C’è poi un’altra persona, Carlo Melis, che vede il furgone di Tonino Murranca guidato da un’altra persona che non riconosce, mentre il passeggero, nel momento in cui le due vetture si incrociano si abbassa come se volesse evitare sguardi indiscreti.

Le prossime udienze di fronte alla Corte d’Assise di Cagliari sono fissate per il 3 e il 10 dicembre. (e.c.)

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