La Nuova Sardegna

ORISTANO. Una media di quasi sette interventi al giorno per un totale che dall'inizio dell'anno fino a ieri ha già raggiunto quota 2.300. Sono i numeri dell'attività svolta dai Vigili del fuoco resi noti dal comandante provinciale Stafano Smaniotto ieri mattina in occasione della celebrazione della festa della patrona Santa Barbara, prima che sulla celebrazione calasse la notizia della tragica fine di un appartenente del Corpo.

Ben 665 gli interventi per incendio, cento quelli per incidenti stradali, una novantina le verifiche statiche, un centinaio quelle per i danni d'acqua, 55 per soccorsi a persone e nel conto finale ci sono anche 18 falsi allarmi. «Ma a segnare quotidianamente la qualità del rappporto che anche a Oristano i Vigili del fuoco e i cittadini non sono tanto i numeri quanto la qualità degli interventi», ha detto l'ingegner Smaniotto spiegando la necessità del Corpo di restare sul territorio non tanto per il numero degli abitanti quanto per la sua estensione. «Serve uno sforzo comune –, ha detto ancora – per il mantenimento di tutti i distaccamenti, non escluso quello di Cuglieri» ha aggiunto sottolineando che il riavvio del distaccamento provinciale di Cuglieri è fondamentale per garantire anche in quel territorio quei tempi di intervento che in molti casi permettono di salvare una vita. Per il Comando provinciale di Oristano, ha ricordato l'ingegner Smaniotto, il 2015 è stato un anno importante anche per un altro fatto. La sede di via Zara infatti ha ospitato un corso di formazione a carattere regionale che ha permesso l'immissione in ruolo nei vari comandi dell'isola di 17 nuovi ispettori antincendio. Per l'occasione, nei locali del Comando è stata allestita una esposizione, curata dall'ispettore Mario Barresi, dei mezzi e degli strumenti, alcuni di ultimissima generazione, utilizzati quotidianamente.

Francesco G. Pinna