La Nuova Sardegna

Oristano

MASSAMA

Carcere tra pittura e storie Detenuti in un docu-film

Carcere tra pittura e storie Detenuti in un docu-film

ORISTANO. La pittura e il racconto incontrano il mondo carcerario. E anzi ne scardinano i confini delle sbarre, per ridare a uomini in cella il respiro della libertà: di pensiero, di espressione. La...

16 dicembre 2015
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ORISTANO. La pittura e il racconto incontrano il mondo carcerario. E anzi ne scardinano i confini delle sbarre, per ridare a uomini in cella il respiro della libertà: di pensiero, di espressione. La casa circondariale di Massama è al centro di un interessante esperimento che vedrà interagire due artisti, il pittore Salvatore Garau, e Fabio Olmi. Insieme hanno iniziato le riprese del film-documentario “La Tela”, che li vedrà protagonisti assieme ad alcuni detenuti, chiamati a dipingere insieme a Salvatore Garau – che assumerà anche le inedite vesti del regista – una tela di grandi dimensioni, 2 metri per cinque.

Il progetto si sviluppa su due piani: quello pittori, quindi, ma anche quello narrativo. Per quanto riguarda il piano pittorico, partendo da un’idea artistica condivisa, i detenuti potranno esprimersi in totale libertà, interagendo con Salvatore Garau.

Sul piano della narrazione, verrà chiesto ad altri carcerati di creare un racconto che si riallacci alla propria infanzia. Saranno poi scelte cinque storie, che altrettanti registi italiani svilupperanno in cortometraggi dalla durata di circa cinque minuti ciascuno.

Tutto andrà poi a far parte di un’unica pellicola della durata di circa un’ora e venti minuti, e il cui titolo sarà “La Tela”. Il film sarà prodotto dalla Blue Film di Roma, che si occuperà di presentare il lavoro nei festival nazionali e internazionali.

L’iniziativa sarà presentata venerdì alle 11.30 nella casa circondariale di Massama.

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