Calcio
Scontro sulla Marina: 50 emendamenti
Bosa, in Consiglio approda la riperimetrazione delle aree del demanio. Passa invece il Paes
BOSA. Fila quasi tutto liscio in quello che con tutta probabilità è l’ultimo consiglio comunale in programma nell’aula di piazza Carmine a Bosa. Perché su cinque punti all’ordine del giorno tre vengono discussi e due, quello sul programma triennale delle opere pubbliche 2016-2018 ed elenco annuale dei lavori 2016 innanzi tutto, rinviati. Con polemici botta e risposta invece sulla richiesta della maggioranza di rinviare a data da destinarsi, e dopo ulteriore passaggio in commissione, la discussione a approvazione del regolamento sulla riqualificazione del centro storico. La seduta è iniziata con la discussione sul punto dedicato al Piano integrato del centro storico. Cioè al progetto da presentare letteralmente in Regione per la riqualificazione di un tratto di Sa Costa, illustrato dall’architetto Peri. «Sono state 38 le proposte pervenute dai privati, ma è stato possibile integrarne solo sei da inviare alla Regione, per progetti che vanno dai 15 ao 25mila euro ciascuno», ha spiegato il tecnico. «Fatto indicativo delle esigenze che emergono dai privati nel centro storico», è stato rimarcato dalla maggioranza. Il punto è stato appprovato all’unanimità. Rinviato quindi l’argomento sui lavori pubblici, l’assemblea si è occupata del Paes, il piano azione energia sostenibile. Che, per quanto riguarda Bosa, ente capofila di un più ampio bacino che comprende ben 16 comuni, si sostanzia in un futuro corposo lavoro sulla illuminazione pubblica. «Bosa infatti ha ben 2600 punti luce, una delle voci energivore più corpose», ha spiegato l’ingegner Vacca, tecnico che ha redatto il progetto che «Tende ad un risparmio di anidride carbonica complessivo di circa il 24,7 per cento rispetto al 20 per cento di emissioni in meno richieste dall’Europa entro il 2020». Anche per il Paes il voto di approvazione è stato unanime . Mentre sulla riperimetrazione delle aree del demanio marittimo a Bosa Marina, con una linea che include la zona di viale Italia e la strada del lungomare, comprese le piazzuole dei vecchi bagni pubblici, ma esclude anacronisticamente molti stabilimenti balneari e abitazioni private, il voto registra il sì della maggioranza e dell’Udc e l’astensione di Per Bosa. Sul regolamento per il centro storico, la maggioranza, per ragioni tecniche ha chiesto di rivedere l’argomento, con le minoranze che hanno intenzione di presentare oltre 50 emendamenti, in una nuova seduta di commissione. Da cui però i componenti di Udc e Per Bosa si sono dimessi ed a quanto pare non intendono rientrare.
Alessandro Farina