La Nuova Sardegna

Oristano

Ci sono i lavori da pagare, sforato il Patto di stabilità

di Maria Antonietta Cossu
Ci sono i lavori da pagare, sforato il Patto di stabilità

Abbasanta, il Comune sceglie di forzare le prescrizioni per gli enti pubblici: oltrepassato il “tetto” di oltre 120mila euro per saldare i conti con alcune imprese

24 dicembre 2015
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ABBASANTA. Il Comune sfida le regole sulla finanza pubblica e infrange la legge. Contro i pareri negativi di conformità e di regolarità tecnica e contabile espressi dal segretario comunale e dal responsabile del Servizio finanziario e Affari generali, la giunta locale ha deciso di sforare le imposizioni del Patto di stabilità per sanare i debiti con le imprese che hanno fornito opere o effettuato lavori per contro dell’amministrazione.

La soluzione è ponderata, ma non è priva di rischi. L’inosservanza dell’obiettivo programmatico costa agli enti locali una riduzione dei trasferimenti statali e in alcuni casi una variazione peggiorativa della soglia del patto di stabilità interno. Di contro, il rispetto dei vincoli finanziari sulla spesa pubblica avrebbe causato contraccolpi altrettanto gravi, e cioè il rischio di perdere il finanziamento di 150mila euro ottenuto per la sistemazione della strada vicinale di S’enale mannu, ultimata lo scorso luglio. E allora tra la prospettiva di violare la legge di stabilità e d’incorrere nella riduzione del fondo statale e il rischio di rimetterci i 150mila euro già investiti nella viabilità rurale, l’esecutivo abbasantese ha scelto quello percepito come il male minore.

«È una scelta politica – ha spiegato il sindaco Stefano Sanna –. Dovevamo liquidare alle imprese che hanno lavorato al programma delle opere immediatamente cantierabili l’ultima quota dei pagamenti e allo stesso tempo avevamo previsto la rendicontazione dei lavori sulla strada campestre». Le imprese che in questi mesi hanno eseguito interventi di riqualificazione urbana per un milione di euro vantavano ancora un credito di 402mila euro nei confronti dell’amministrazione pubblica. Saldare il conto con loro determinerà uno sforamento del Patto di quasi 120mila euro, ossia la differenza tra lo spazio finanziario di 283mila euro ancora disponibile e il saldo obiettivo di 160.500 euro.

Il pericolo delle sanzioni legate al superamento del Patto dovrebbe comunque rientrare per effetto dell’accreditamento di somme dovute al Comune che ripianerebbero il deficit dell’obiettivo programmatico. «Abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni da Agea che entro la fine dell’anno trasferirà al Comune il finanziamento per la strada rurale», ha dichiarato il primo cittadino Stefano Sanna. Tirando le somme si può dire che è, sì, un rischio calcolato, ma che svela, semmai ce ne fosse ancora bisogno, tutti i limiti e le problematiche cui vanno incontro gli enti locali soggetti alla legge di stabilità e l’effetto domino che questa ha sul tessuto imprenditoriale. La domanda che ancora una volta aleggia è: «Serve davvero la politica dell’austerità ad ogni costo?»

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