La Nuova Sardegna

Oristano

Un passaporto difettoso blocca il viaggio in Cina

di Simonetta Selloni
Un passaporto difettoso blocca il viaggio in Cina

Odissea di un uomo di Simaxis: a Berlino si è staccata la copertina del documento «Abbiamo scoperto che almeno un migliaio di passaporti del 2007 hanno difetti»

27 dicembre 2015
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SIMAXIS. Non era Roma-Bankok, ma Roma-Pechino, via Berlino. Il fatto è che il viaggio di due coniugi di Simaxis, verso l’estremo Oriente, si è infranto sulla rigidità della Hainan Airlines, inversamente proporzionale alla rigidità della copertina del passaporto che, staccandosi perchè difettosa, ha costituito la barriera invalicabile per il viaggio. E così Ottavio Carta, e sua moglie, hanno trascorso una vigilia di Natale tra Berlino, Milano e alla fine la Sardegna. In teoria avrebbero dovuto trascorrere il 25 dicembre in Cina, dove il figlio risiede e lavora ormai da sette anni.

Un’odissea. La racconta Ottavio Carta. «Il 23 dicembre dopo il volo Cagliari Fiumicino mi sono imbarcato per Pechino, via Berlino Tegel, ma all' arrivo all'aeroporto di Berlino durante il controllo della carta d'imbarco ( già emessa a Roma), al check in la copertina del passaporto si è staccata e sono stato costretto a interrompere il viaggio. A nulla è servito l'intervento della polizia locale, il personale della Hainan Airlines è stata irremovibile: Passaporto non integro». La Hainan Airlines è la compagnia partner della Air Berlin, a sua volta partner di Alitalia per i voli verso Pechino. Tutto era filato liscio, ma il problema si è materializzato a Tegel. «Dovevamo cambiare aereo, e rimettendomi in tasca il passaporto, la copertina si è staccata. Al check in del volo per Pechino c’è stato opposto un no fermissimo dalla compagnia cinese». Inutili i tentativi di mediazione della polizia tedesca, per la quale il passaporto era valido. «Anche se non è che ci sia stato un grande sforzo per capirci e magari darci un interprete e chiarire la situazione», continua Carta. A lui e la moglie (che non poteva, per motivi di salute, affrontare il viaggio da sola), non è rimasto molto da fare. «Dopo una serata e intera nottata in aeroporto la mattina dopo abbiamo dovuto far rientro a Milano e poi a Cagliari a nostre spese. Siamo riusciti bloccare mio figlio che stava per imbarcarsi su un aereo per Pechino, dove avrebbe dovuto incontrarci». A Milano, la spiegazione-beffa.

«Appena arrivati ci siamo precipitati al posto di polizia per denunciare l’accaduto. L’agente, appena visto il mio passaporto ha esclamato: “Passaporto del 2007 , un migliaio circa i difettosi “. Ho persino trovato su Internet un’interrogazione parlamentare sui passaporti difettosi del 2007», sottolinea Ottavio Carta. Che solleva un interrogativo: «Le aziende richiamano l'acquirente in caso di vendita di prodotti difettosi, come mai lo Stato non contatta i cittadini sapendo di aver emesso una partita (oltre un migliaio) di passaporti difettosi?». Giusto, come mai?

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