Via al piano di difesa idraulica
Bosa, interventi per sei milioni di euro. Si inizia con l’arginatura della sponda destra del Temo
BOSA. Il sindaco ha firmato nei giorni scorsi, dopo l’approvazione di una apposita delibera di giunta comunale, lo schema di convenzione tra il Comune e l’assessorato regionale ai Lavori pubblici sulle opere di difesa idraulica previste nell’area urbana e rurale di Bosa. Interventi finanziati con un importo complessivo che sfiora i sei milioni di euro tra opere e progettazione.
«Incontreremo quanto prima i progettisti, il nostro intento è di lavorare per lotti realizzando quanto è urgente per la sicurezza dei cittadini», annuncia il sindaco Luigi Mastino. Tra i vari interventi previsti, la realizzazione di argini, in alcuni punti alti anche sei metri, a monte dell’abitato; l’innalzamento delle spallette di protezione nella zona di Sas Conzas, sulla sponda sinistra del Temo di fronte al centro storico; ed ancora l’arginatura sulla sponda sinistra e il proseguimento delle spallette e l’arginatura sulla sponda destra, nell’area di Su Seggiu e vicino al nuovo ponte viabile sul Temo.
Un insieme di lavori, al di là degli obiettivi di sicurezza condivisi da tutti, ha già creato un dibattito sull’impatto visivo delle opere in un’area delicata come quella di Bosa. Ad esempio l’intervento che ipotizza il rialzo delle spallette nell’area di Sas Conzas, che cambierebbe radicalmente il profilo di una delle zone più caratteristiche del Lungotemo, mentre, secondo alcuni, non risolverebbe i problemi in caso di inondazione, considerato anche che da anni non si draga il fiume.
Argomenti di cui certamente si discuterà fra amministratori e tecnici che dovranno gestire nei prossimi mesi la realizzazione dei progetti e delle opere. Considerato che la convenzione serve a “Regolare l'utilizzo del finanziamento” per la realizzazione dell’intervento “Opere di difesa idraulica della città di Bosa”. Con il comune che assume quindi formalmente la veste di “Ente attuatore” dell’intervento.
La convenzione stabilisce poi esplicitamente che “Si intende realizzare le prime arginature in destra e in sinistra idraulica come da progettazione preliminare in corso di approvazione da parte dell’assessorato regionale dei Lavori Pubblici” per la quale sono stati già acquisiti i pareri di vari enti competenti.
Sul fronte dei tempi di realizzazione il Comune, si legge ancora nel documento “Si impegna entro 90 giorni dalla stipula (della convenzione, Ndc) a predisporre il cronoprogramma procedurale dell’intervento” che prevede su un importo globale pari a 5.638.506 euro circa la spendita di 5.190.000 euro entro il 2018. Il Comune quindi intende «Realizzare quanto prima ciò che è indispensabile per la sicurezza in città», spiega il sindaco di Bosa. Probabilmente le opere meno impattanti, perché su alcuni aspetti del sistema di argini e sovralzo di spallette si intende «coinvolgere la popolazione e operare delle scelte che siano il più possibile in sintonia con il territorio e l’ambiente» rimarca Luigi Mastino. Insomma su alcune scelte il Comune intende procedere, ma non prima di una riflessione.