La Nuova Sardegna

Oristano

Fondi regionali, il Comune resta a secco

di Enrico Carta
Fondi regionali, il Comune resta a secco

Su 40 milioni ben 11 vanno all’Oristanese ma il capoluogo è all’asciutto: niente soldi per ristrutturare l’ex Isola e l’Unla

04 gennaio 2016
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ORISTANO. Ci sono tutti, ma proprio tutti. Tranne il capoluogo. I Comuni della provincia incassano undici dei quaranta milioni che la Regione aveva messo a bando in estrema velocità a metà dicembre. Sono i soldi del “Fondo per il finanziamento della progettazione e della realizzazione delle opere di competenza degli enti locali in attuazione in attuazione dell’articolo 5 della legge regionale 5 del 9 marzo 2015”. Detta così suona un po’ complicata, ma tradotta dal linguaggio burocratico la questione è molto più semplice.

La Regione è proprietaria di una serie di immobili da restaurare e lo farebbe attraverso gli enti locali che poi ne beneficerebbero utilizzandoli. Due esempi? Gli edifici su cui il Comune di Oristano aveva puntato gli occhi sono quelli dell’ex Isola in via Olbia – quello della discarica di amianto a cielo aperto – e l’altro tra via Cagliari e via del Porto. Nei due stabili sarebbero dovuti sorgere altrettanti poli dell’artigianato con locali per la vendita, locali per l’esposizione e laboratori.

L’altro edificio per cui il Comune aveva chiesto nelle scorse settimane il finanziamento era il Centro Servizi Culturali Unla di via Carpaccio che un tempo ospitava la biblioteca inagibile da mezza dozzina di anni e che oggi, al piano superiore, è sede della mediateca e di importanti incontri culturali. La struttura però non garantisce l’accesso alle persone disabili per via delle insormontabili barriere architettoniche.

Ebbene, si sperava di trovare i soldi per rimettere tutto a nuovo attraverso la partecipazione a questo bando, ma, anche se ancora non c’è l’ufficialità perché la delibera non è stata inserita nel sito internet della Regione, si può dire che le due richieste sono state respinte al mittente. Il provvedimento è stato infatti già adottato dagli uffici dell’assessorato regionale agli Enti Locali da cui è fuoriuscito qualche spiffero che certamente gelerà le ambizioni della giunta Tendas che sperava di mettere le mani su oltre due milioni di euro.

Invece le casse non saranno rimpinguate, anche se solo l’ufficialità che arriverà stamattina cancellerà i dubbi e probabilmente le ultime speranze. Non si sa il motivo per cui i due finanziamenti sono stati bocciati, ma almeno per le sedi dell’ex Isola, l’ente che gestiva la promozione dell’artigianato il Sardegna, il diniego dovrebbe essere legato ad un grossolano errore o ad una colpevole non conoscenza di un antefatto: l’Ente Foreste, che dipende direttamente dalla Regione, aveva già chiesto la disponibilità dei locali per situare lì la propria sede provinciale. Altro che artigianato.

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