La Nuova Sardegna

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La decrescita diventa felice con il pane fatto in casa

TERRALBA. Un laboratorio per fare il pane in modo naturale. L’interessante e partecipata iniziativa è del gruppo Movimento della decrescita Felice, che ha visto la partecipazione di una trentina di...

12 gennaio 2016
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TERRALBA. Un laboratorio per fare il pane in modo naturale. L’interessante e partecipata iniziativa è del gruppo Movimento della decrescita Felice, che ha visto la partecipazione di una trentina di persone che nel salone parrocchiale di San Ciriaco si sono cimentate nella produzione del pane in modo naturale. Una riscoperta del pane fatto in casa che si sta diffondendo sempre più e che vede un rinnovato interesse anche a Terralba. Nella panificazione naturale spesso vengono utilizzate farine integrali o semintegrali derivanti da grano che proviene da coltivazioni locali a conduzione biologica ed impastate con lievito naturale di pasta madre.

I novelli panettieri aiutati dal docente Robert Bernal hanno scoperto insieme la tecnica base più antica e pregiata per l’autoproduzione del pane: la lievitazione naturale con la pasta madre, detta anche pasta acida per le sue proprietà organolettiche. Permette una fermentazione di qualità ed il prodotto che si ottiene è molto più leggero, digeribile e gustoso. I partecipanti hanno messo le mani in pasta in prima persona e provato cosa significa preparare il pane. Il Movimento per la decrescita felice propone uno stile di vita sobrio, a favore della sostenibilità ambientale e sociale e punta sull’importanza delle relazioni sociali, sull’autoproduzione di beni e servizi come il pane, lo yogurt e le verdure, sugli scambi non mercantili fondati sul dono e la reciprocità, sul recupero e il riciclo dei beni.

Tanti i temi e le riflessioni fatte durante la giornata, a partire dalla filiera del grano sino ad arrivare al consumo consapevole e alle piccole scelte di autoproduzione possibili nella quotidianità. I partecipanti hanno infatti condiviso il cibo e, al termine del laboratorio, ognuno ha portato a casa il frutto del proprio impegno nella panificazione. (c.d.)

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