La Nuova Sardegna

Oristano

Nuovi lavori all’isola Rossa Ma la riapertura è lontana

di Alessandro Farina
Nuovi lavori all’isola Rossa Ma la riapertura è lontana

Bosa, la Soprintendenza riavvierà il restauro: disponibili 70mila euro Resta il problema delle rampe d’accesso e della sicurezza del muraglione

13 gennaio 2016
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BOSA. Riprenderanno a breve i lavori di restauro, a disposizione ci sono 70mila euro della Soprintendenza, all’interno della storica torre dell’isola Rossa. Ma le problematiche per l’accesso al bene, fino a qualche anno fa uno dei più visitati in città e da cui si gode un panorama mozzafiato sulla baia sottostante e sul centro storico di Bosa, non è garantito. «Resta il problema delle rampe di accesso dal muraglione Caduti di Cefalonia» spiega infatti il sindaco Luigi Mastino. «La Soprintendenza ci ha comunicato che presto inizierà nella torre un nuovo cantiere di restauro», conferma il primo cittadino di Bosa. Che alla domanda di una possibile riapertura al pubblico già nella prossima stagione estiva, dopo anni di chiusura, non esita a sollevare più di un pragmatico dubbio. Un colpo al cerchio e uno alla botte sull’argomento, viene da pensare. Perché se da un lato il nuovo cantiere dovrebbe permettere di chiudere il ciclo di restauri iniziato anni fa, dopo un cedimento della pavimentazione interna dovuto ad infiltrazioni d’acqua piovana, altro discorso è quello dell’accesso alla sommità dello sperone roccioso che ospita la torre. Off limits anch’esso, dopo un’ordinanza della Guardia costiera ed il transennamento da parte del Comune della scalinata che si inerpica sulla collina dalla caratteristica roccia color verde smeraldo.

«Per risolvere questa situazione e mettere in sicurezza l’area abbiamo stimato un costo di diverse centinaia di migliaia di euro. Senza contare che oltre a dover reperire i fondi necessari, cosa non semplice in tempi di crisi, ci sono certamente lunghi tempi tecnici e burocratici da rispettare nella progettazione e quindi realizzazione delle opere necessarie» afferma Luigi Mastino. Con il Comune impegnato a risolvere un’altra grana, quella della messa in sicurezza del muraglione Caduti di Cefalonia. Dove vige ancora l’ordinanza di divieto di transito per i pedoni sul marciapiede a ridosso della struttura, recintato da tempo. Qui a disposizione c’è un contributo di 140mila euro stanziati dalla Regione, fondi però a quanto pare non sufficienti per sistemare l’intera diga foranea rivestita di trachite rossa, che permette l’accesso in auto e a piedi dalla zona della foce del Temo a quella che per secoli è stata un’isola a tutti gli effetti.

Insomma per rivedere aperta la torre, accessi e muraglione compresi, i tempi più che lunghi sembrano per ora indefinibili. Con buona pace, per quanto riguarda le visite al manufatto storico, di turisti e locali. Come del Comune, che più volte ha utilizzato la torre, una delle più grandi e meglio conservate in Sardegna, come punto di riferimento per manifestazioni di carattere culturale e artistico.

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