La Nuova Sardegna

Oristano

CABRAS

Le lamentele sul Vision club, le spiegazioni dei proprietari

Le lamentele sul Vision club, le spiegazioni dei proprietari

CABRAS. Non se lo aspettavano e ci sono rimasti piuttosto male. I gestori del Vision Club, locale notturno che ha aperto i battenti nell’area artigianale, sono rimasti basiti davanti alla lamentela...

14 gennaio 2016
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CABRAS. Non se lo aspettavano e ci sono rimasti piuttosto male. I gestori del Vision Club, locale notturno che ha aperto i battenti nell’area artigianale, sono rimasti basiti davanti alla lamentela recapitata al Prefetto e al Questore di Oristano da un “vicino di casa” che si preoccupava per gli atteggiamenti e la sicurezza di chi esce dal locale. «Abbiamo scelto la zona artigianale proprio per ridurre al minimo questo tipo di problemi», spiega Simone Cadeddu che, insieme alla moglie, gestisce il club. «Lavoriamo solo il sabato notte anche perché domenica mattina gli artigiani non lavorano. Ci dispiace che qualcuno si sia lamentato, siamo sempre stati attentissimi a tutti i dettagli». Il locale è insonorizzato e l’unica musica che si sente fuori dal club potrebbe arrivare da chi la ascolta in auto, nel parcheggio: «Mi sembra chiaro che non possa essere una nostra colpa, non siamo responsabili di quello che succede fuori dal nostro locale», aggiunge Simone che, anzi, entra nel dettaglio di un aspetto che era al centro della missiva che ha aperto la questione: «Dal Vision Club non esce una goccia di alcol. I nostri clienti non possono portare nulla fuori dal locale eppure sui marciapiede spesso troviamo bottiglie e bicchieri perché molti hanno la borsa frigo in auto. Non siamo obbligati ma paghiamo una persona che si occupa delle pulizie all’esterno del locale, raccoglie le bottiglie e le butta. Tra l’altro, siamo a due passi dall’ecocentro». La cura del dettaglio, però, non conforta i giovani gestori del Vision Club: «Ci siamo dati da fare e siamo sempre stati attenti a non disturbare, da noi lavorano tanti ragazzi e suonano solo Dj bravi e affermati. Queste critiche non ce le aspettavamo proprio». (c.z.)

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