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Omicidio Murranca, il genetista toglie gli ultimi dubbi

POMPU. È il professor Gessa il genetista che scioglie, se mai ce ne fossero, i residui dubbi. Dopo le critiche formulate dal collegio difensivo nei confronti dell’operato del medico legale Roberto...

15 gennaio 2016
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POMPU. È il professor Gessa il genetista che scioglie, se mai ce ne fossero, i residui dubbi. Dopo le critiche formulate dal collegio difensivo nei confronti dell’operato del medico legale Roberto Demontis, a scacciare ogni dubbio sull’identità della vittima ci pensa la deposizione dell’esperto che isolò il profilo genetico dell’uomo carbonizzato ritrovato dentro il furgone nelle campagne di Marrubiu due giorni dopo l’omicidio. È Antonio Murranca, il venditore ambulante, per il cui omicidio è in corso il processo.

Il problema sull’identità della vittima era insorto al momento della deposizione del medico legale Roberto Demontis che aveva spiegato di essersi affidato a un genetista per identificare il cadavere e di non aver svolto in prima persona quel tipo di esame. La difesa degli imputati Graziano Congiu, Lorenzo Contu e Stefano Murru, affidata agli avvocati Angelo Battista Marras, Carlo Figus e Michele Ibba aveva sollevato quindi i propri dubbi, fugati dalla deposizione di ieri. Non è stata l’unica perché di fronte alla corte d’Assise di Cagliari, hanno deposto anche altri testimoni del pubblico ministero Paolo De Falco, affiancato dall’avvocato di parte civile Gianfranco Siuni.

Tra questi c’era l’uomo che aveva ritrovato il furgone nelle campagne di Marrubiu, con dentro il cadavere carbonizzato. Non ha aggiunto nulla più di quanto già si conoscesse né la sua deposizione riguarda da vicino l’individuazione dei colpevoli. Più interessante sarà la proiezione di alcuni filmati. La richiesta è arrivata dall’avvocato Angelo Battista Marras che ha chiesto che venissero visionati con l’audio. A quel punto anche l’accusa e la parte civile hanno chiesto che filmati già visionati venissero nuovamente visti con l’ausilio dell’audio. La Corte ha accolto entrambe le richieste e questo sarà uno degli ultimi atti dell’accusa, perché in quei filmati ottenuti nella caserma dei carabinieri di Mogoro si celerebbe la confessione dell’omicidio da parte dei tre imputati. La difesa, al contrario, parla di inutilizzabilità di quei dialoghi.

La prossima udienza è fissata per il 21 gennaio. (e.c.)

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