Abbandona un micio davanti alla colonia: multa da 500 euro
San Vero Milis, decreto penale di condanna per un artigiano Lascia il gatto nell’oasi di Su Pallosu, poi dà due versioni
SAN VERO MILIS. Abbandonare un animale domestico può costare caro. Ne sa qualcosa Arturo Orlandi, artigiano bolognese in pensione che da dieci anni si è trasferito nelle campagne di Siamaggiore e che è stato condannato dal giudice Silvia Palmas del Tribunale di Oristano al pagamento di una multa di mille euro, ridotti a cinquecento in caso di pagamento immediato, per aver abbandonato un micio nei pressi della colonia felina di Su Pallosu. I fatti risalgono al 22 giugno dello scorso anno, quando Orlandi era stato sorpreso dai gattari mentre armeggiava attorno al suo pick-up: «Ricordiamo bene l’episodio –, ha commentato Andrea Atzori, uno dei gestori dell’oasi felina –. Aveva scaricato un cucciolo bianco e grigio di 3, al massimo 4 mesi. Il gatto era stato catturato solo il giorno dopo ma nel frattempo abbiamo denunciato il proprietario del pick-up che si era scusato sostenendo che si trattasse di un animale selvatico. Come se facesse differenza. Per fortuna adesso il micio sta bene ed è stato adottato». Il vero protagonista della vicenda non ha quindi subito conseguenze. Una sorte diversa da quella del suo ex padrone, condannato per aver abbandonato un animale e protagonista di una difesa decisamente volubile. Orlandi, infatti, ha fornito due versioni della stessa storia. Nella prima faceva la parte del pentito, nella seconda indossava i panni della vittima. Due varianti offerte nel giro di circa 12 ore. Una volta ricevuto il dispositivo della sentenza, il 70enne aveva deciso di offrire le sue scuse e di trasformare la sua leggerezza in un insegnamento morale. La prima versione è andata in scena lunedì pomeriggio sotto forma di conversazione telefonica: «Ho commesso una leggerezza. Quel gatto dava fastidio e avevo deciso di liberarmene portandolo alla colonia felina senza sapere di commettere un illecito. Spero che nessuno ripeta le mie azioni». Ieri, a casa sua ma davanti a un altro interlocutore, Orlandi ha stravolto il racconto: «Non abbandono i gatti. Li amo –, ha esordito l’ex artigiano –. Ho un bel cortile recintato dove vivono i miei due gatti e non ci sarebbero stati problemi a ospitarne tre». Anche la capatina a Su Pallosu aveva improvvisamente assunto un altro significato: «Ho posteggiato il pick-up davanti alla colonia felina perché stavo controllando un immobile in vendita. Sono stato accusato di aver abbandonato un animale perché i gattari hanno notato la gabbietta che uso per portare i miei animali dal veterinario ma che avevo dimenticato di scaricare». Messo davanti alle discrepanze dei due racconti, Orlandi ha scelto la strada meno probabile: «L’ho fatto perché possiate decidere voi quale delle due sia quella più credibile». A decidere, invece, è stato un giudice del Tribunale di Oristano.