La Nuova Sardegna

Oristano

Fiamme nella notte, a fuoco una moto e tre auto vicine

di Maria Antonietta Cossu
Fiamme nella notte, a fuoco una moto e tre auto vicine

Sedilo, i mezzi sono di proprietà di un operaio, Manuel Frau Indagini dei carabinieri, l’incendio potrebbe essere doloso

20 febbraio 2016
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SEDILO. Un boato ha svegliato di soprassalto i residenti di via Santa Vittoria, illuminata quasi a giorno dalle fiamme che da un motociclo si sono propagate alle macchine vicine. I mezzi erano tutti di proprietà di Manuel Frau, che era solito parcheggiarli in strada, di fronte al muretto di cinta della propria abitazione. A richiamare l’attenzione dell’uomo, intorno alle 3,30 del mattino, è stato probabilmente il rumore sordo e potente causato dall’esplosione del serbatoio della sua Honda Cbr 600, da cui si suppone siano scaturite le scintille che hanno provocato l’incendio in cui sono andate distrutte la due ruote e l’Audi. Il rogo è stato spento dai vigili del fuoco di Ghilarza, che sono riusciti a sottrarre alle fiamme una seconda autovettura, una Seat vecchio modello. Negli stessi minuti sono sopraggiunti i carabinieri delle caserme di Sedilo e Aidomaggiore e della compagnia di Ghilarza. I rilievi svolti dai vigili del fuoco non hanno portato in una direzione precisa a causa dell’impossibilità di individuare l’origine dell’innesco su mezzi completamente carbonizzati. Al momento, dunque, restano in piedi sia l’ipotesi dell’accidentalità sia quella del dolo, benché la dinamica rende quest’ultima difficilmente scartabile. In questo caso si apre l’inquietante scenario dell’attentato. Il movente non appare peraltro di facile lettura. La vittima, un artigiano di 34 anni titolare di un’impresa edile individuale, ha un trascorso un po’ turbolento che molti anni fa gli aveva procurato qualche guaio con la giustizia. Un passato ormai archiviato e che difficilmente può essere ricollegato all’episodio dell’altra notte. Complicato formulare l’ipotesi di una rivalsa o di un avvertimento se non sarà accertata la natura dolosa del fuoco, e soprattutto in assenza di testimoni che possano aver intravisto qualcosa da una delle finestre delle case a schiera allineate su un unico lato della via. La zona presenta diversi accessi poco illuminati che possono aver agevolato la fuga degli incendiari. I malintenzionati potrebbero aver raggiunto il luogo dell’attentato passando dal retro del vicino caseggiato scolastico o percorrendo il sentiero sterrato adiacente al campo sportivo che s’immette nella strada di circonvallazione.

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