La Nuova Sardegna

Oristano

Un gol ai Mondiali per vincere la partita della vita

di Claudio Zoccheddu
Un gol ai Mondiali per vincere la partita della vita

Impresa della nazionale dei giovani con disagio psichico Due giocatori oristanesi ai Campionati in corso a Osaka

28 febbraio 2016
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ORISTANO. La palla arrivava dalla sinistra ed era diretta verso il secondo palo. Un assist delizioso per Cristian Maoddi che attendeva il suo momento e non ha fallito l’appuntamento con il primo gol della nazionale di calcio a 5 composta ragazzi affetti da disagi mentali. Una rete storica firmata dal numero 10 oristanese, il talentuoso palleggiatore che fino a qualche anno si esibiva sul marciapiede di Torregrande insieme a quello che era forse il suo migliore amico: il pallone.

Adesso Cristian ha tanti nuovi amici ed è il faro dei Fenicotteri di Oristano e il “10” della nazionale italiana, l’uomo dai piedi buoni che aumenta il tasso tecnico di una squadra nata con un obiettivo molto più importante della semplice vittoria. Il gol segnato durante i campionati mondiali che si stanno svolgendo a Osaka, in Giappone, è solo l’ultimo passo di un viaggio iniziato nel 2010 con la nascita dell’associazione “Una ragione in più”, formata da volontari che usano la terapia sportiva su persone con disturbi mentali.

«Non abbiamo fatto altro che sperimentare I benefici dello sport su ragazzi affetti da patologie psichiche», spiega Paolo Camedda, presidente dell’associazione dal 2012, «i risultati sono stati incoraggianti, lo sport ha aumentato la capacità di socializzazione e permesso la riduzione del dosaggio dei medicinali».

La pratica sul campo è stata incoraggiata soprattutto da Francesca Cappai, educatrice della Asl, che in questi giorni accompagna in Giappone i due nazionali oristanesi, Cristian Maoddi e Silvio Tolu. Sport, in Italia, fa spesso rima con calcio e i ragazzi dell’associazione non hanno fatto difetto. Dall’idea di Francesca Cappai è nata una squadra, i Fenicotteri, allenata da un tecnico federale, Gianluca Pinna, che ha fatto razzia di titoli regionali e ha impressionato durante un torneo a Montalto di Castro.

I Fenicotteri sono arrivati terzi e sono entrati in contatto con lo psichiatra Santo Rullo che, dopo aver collaborato alla realizzazione del documentario distribuito in tutto il mondo “Matti per il calcio”, ha avuto l’idea di creare una squadra nazionale e un torneo mondiale.

«Rullo ci ha chiesto di girare alcuni video sui nostri calciatori», ha aggiunto Paolo Camedda, «l’abbiamo fatto quasi di nascosto e glieli abbiamo inviati. Cristian Maoddi, Silvio Tolu, Mauro Pisanu e Sergio Medda sono stati convocati e scelti per andare a Osaka. Pisanu e Medda purtroppo non sono potuti partire ma Maoddi e Tolu sì e stanno vivendo un’esperienza bellissima». L’organizzazione del mondiale è del comitato paralimpico giapponese che, in vista di Tokyo 2020, ha iniziato a muovere i primi passi verso eventi sportivi di questo tipo.

In gara, oltre all’Italia, ci sono Giappone, Corea del sud, Perù e una rappresentativa di Osaka che colma il vuoto lasciato da Francia, Danimarca e Argentina costrette a dare buca all’ultimo momento.

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