La Nuova Sardegna

Oristano

Lavori fermi da 15 mesi: «La colpa è del dirigente»

di Enrico Carta
Lavori fermi da 15 mesi: «La colpa è del dirigente»

L’imprenditore: «Ho vinto l’appalto nel novembre 2014, siamo all’assurdo» L’assessore accusa il dirigente Walter Murru: «La responsabilità non è politica»

29 febbraio 2016
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ORISTANO. Al sole dei palazzi comunali va così in onda un “triello”, come venne ribattezzata la scena finale nel cimitero ne “Il Buono, il brutto, il cattivo”. Senza far indossare a nessuno dei tre protagonisti del remake oristanese i panni di uno dei tre personaggi del film di Sergio Leone, ci si ritrova in piazza Eleonora con le pistole cariche. Da una parte l’imprenditore che accusa i ritardi dell’amministrazione; dall’altra l’assessore che stavolta non trattiene le parole e scarica tutte le responsabilità sul dirigente dei Lavori Pubblici dell’Ufficio Tecnico; dall’altra ancora proprio il dirigente che richiede l’ennesimo documento mancante senza il quale spiega di non poter dare il via libera ai lavori.

Un anno e mezzo dopo l’aggiudicazione della gara per l’adeguamento di vari impianti sportivi, tutto resta fermo al punto di partenza assieme ai 900mila euro: non certo da considerare una goccia nel mare di un’economia quanto mai asfittica. Quella è la cifra con cui la Co.e.Ba. di Antonio Bogo si era aggiudicata la gara l’11 novembre 2014. Oggi è il 29 febbraio dell’anno bisestile 2016 e nulla si è mosso.

Stanco di aspettare, perché ha un’azienda da far camminare, Antonio Bogo è il primo a farsi sfuggire (volontariamente) le prime parole di accuse: «Non sono stanco di aspettare, sono furente. Sto denunciando una situazione di inefficienza di fronte alla quale non si può più stare zitti e lo dico da cittadino, prima ancora che da imprenditore».

La storia di questo appalto per adeguare diversi impianti sportivi in città e nelle frazioni – tra questi il Palatharros dove sono state annullate le gare di volley di sabato – è alquanto tortuosa. Il finanziamento era stato recuperato per i capelli grazie alla mediazione politica. La giunta infatti addossò le colpe sul dirigente Walter Murru che, poco meno di un anno fa avrebbe inviato una mail a un indirizzo sbagliato. Sembrava l’addio ai fondi, invece la giunta, dopo varie missioni a Cagliari, riuscì a riavere i 900mila euro. A ottobre sembrava si potesse partire, invece mancava il decreto della stessa Regione. È arrivato a gennaio, ma il dirigente ha di nuovo fermato tutto: non si può partire perché manca una certificazione che l’Agenzia delle Entrate deve fornire sulla ditta. In un mese questo documento non è comparso, ma per un appalto in un altro Comune con la stessa ditta in tre giorni tutto si è risolto. A Oristano evidentemente i tempi sono destinati ad allungarsi e allora ecco parole pesanti come pietre. Le pronuncia l’assessore Emilio Naitza e il destinatario è il dirigente Walter Murru: «La responsabilità è sua. Deve procedere. La città sappia pubblicamente che i lavori sono fermi per una responsabilità che non dipende dalla parte politica. Ogni due giorni gli ricordo che bisogna fare in fretta».

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