La Nuova Sardegna

Oristano

la presunta vittima È un’amica

A processo per un maxi-raggiro

Consulente a giudizio, circonvenzione d’incapace per 170mila euro

02 marzo 2016
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ORISTANO. Una richiesta di rinvio a giudizio e una di archiviazione. Il primo scontro in tribunale lo vince il pubblico ministero Marco De Crescenzo che vede accolta dal giudice per le udienze preliminari Annie Cecile Pinello la sua richiesta di processare il consulente finanziario Gian Paolo Rundini, oristanese di 60 anni, accusato di circonvenzione di incapace e di appropriazione indebita.

La sua vittima sarebbe stata un’amica di vecchia data che, fidandosi ciecamente di quanto il consulente le aveva proposto, avrebbe messo nelle sue mani 170mila euro, frazione di un investimento di un milione di euro più elevato, per la costruzione di un impianto fotovoltaico dal quale ricavare energia elettrica e in più garantire un posto di lavoro ad un giovane amico della signora.

Versati i soldi, le opere non sarebbero mai iniziate. Alla fine, la signora avrebbe maturato che ai suoi danni stava avvenendo qualcosa di strano e denunciò Gian Paolo Rundini. Le indagini della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di finanza hanno infine portato all’incriminazione del consulente, per il quale l’avvocato Dina Mereu ha chiesto l’archiviazione ritenendo che non vi siano assolutamente gli estremi per dare vita al processo.

È andata diversamente e alla prima udienza fissata per il 4 maggio parteciperà anche l’avvocato di parte civile Francesco Campanelli che tutela la presunta vittima, la quale cerca così di ottenere giustizia e anche un risarcimento del danno subito. Senza dimenticare i 170mila euro versati per un’opera mai iniziata. (e.c.)

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