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Campagna del legnatico, assemblee senza tensioni

SENEGHE. Chi si attendeva discussioni dai toni accesi dall'assemblea, tenutasi qualche giorno fa nella casa aragonese, sulla campagna del legnatico, che partirà nel prossimo mese di novembre, è sarà...

08 marzo 2016
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SENEGHE. Chi si attendeva discussioni dai toni accesi dall'assemblea, tenutasi qualche giorno fa nella casa aragonese, sulla campagna del legnatico, che partirà nel prossimo mese di novembre, è sarà rimasto deluso. L'argomento “monte” dai seneghesi è sempre stato visto come qualcosa da trattare con rispetto e attenzione massima perché, per gran parte della comunità, fin da tempi immemorabili, ha rappresentato fonte di sostentamento. «Proprio per questo motivo – dice il sindaco Gianni Oggianu – l'amministrazione ha ritenuto opportuno iniziare una riflessione finalizzata a discutere della prossima campagna silvana e nel contempo avviare un percorso volto a concludersi con la predisposizione e l'approvazione di un progetto di gestione del bosco. A tal fine, è stato coinvolto il professionista che ha fornito il supporto tecnico nella gestione delle campagne del legnatico, l'agronomo forestale Cristian Ibba, che illustrato ai cittadini quanto realizzato nelle campagne silvane, a partire dal 2004 con il progetto “Foresta, Energia e Carbonio”, fino a oggi». Nel paese si discute su quale sia il sistema migliore, e meno invasivo, per sfruttare una risorsa naturale come il monte, senza rischiare di comprometterne i delicatissimi equilibri ambientali e faunistici. «Il bosco – ha detto Oggianu – rappresenta un'opportunità che non può limitarsi alla sola utilizzazione in termini di ricavo del legnatico da ardere per le famiglie, ma deve essere vista anche come risorsa ambientale sotto svariate forme di fruizione. A questo proposito, è necessario dotarsi di un piano di gestione pluriennale che consenta scelte di ampio respiro, che vadano oltre il mandato di una singola amministrazione». I processi decisionali finora attuati sono stati spiegati dal tecnico intervenuto, il quale ha fissato l'attenzione sul significato delle tipologie dei tagli eseguiti nel corso degli anni relativamente a vantaggi e svantaggi circa la rigenerazione del bosco. Dalla discussione è emerso che nelle zone in cui si è tagliato negli ultimi dieci anni il bosco si sta sviluppando in modo ottimale e non sono stati evidenziati danni di alcun tipo; pertanto anche nel futuro si proseguirà con il taglio a ceduo matricinato (una tecnica che consente alle piante novelle di sostituire le ceppaie invecchiate). «Mi ha fatto piacere constatare il clima collaborativo che si è creato durante l'incontro – conclude Oggianu – ma non posso non rilevare l'assenza della minoranza».(p.m.)

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