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Matematica meno difficile con un progetto per i ragazzi

Matematica meno difficile con un progetto per i ragazzi

ABBASANTA. È una delle materie più ostiche tra quelle da cui gli studenti italiani traggono il profitto più basso, una casistica che l'l'istituto comprensivo di Abbasanta vuole sovvertire. Negli...

12 marzo 2016
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ABBASANTA. È una delle materie più ostiche tra quelle da cui gli studenti italiani traggono il profitto più basso, una casistica che l'l'istituto comprensivo di Abbasanta vuole sovvertire. Negli ultimi anni dirigenza e docenti hanno messo in campo diverse iniziative per migliorare l'approccio alla disciplina e alzare l'asticella del rendimento della popolazione scolastica. L'ultima riguarda il progetto di ricerca-azione finalizzato allo sviluppo e al potenziamento delle abilità nel calcolo matematico nelle scuole primaria e media. In questo percorso sperimentale, cofinanziato dai Comuni di Abbasanta, Paulilatino e Norbello, è centrale anche il ruolo dei tutor. Prima ancora di prendere per mano gli studenti, Silvia Manca e Stefania Ardu, specializzate in psicopatologia dell'apprendimento, hanno lavorato con gli insegnanti delle scuole dell'infanzia e dell'obbligo e con le famiglie dei minori sulle modalità di sostegno al processo di assimilazione. Il progetto didattico si articola su tre livelli: si comincia con la valutazione delle abilità di calcolo degli alunni all'inizio del percorso scolastico, sondata attraverso i risultati di test preliminari, e si prosegue con una serie di esercizi mirati a colmare le lacune eventualmente emerse nel computo a mente o scritto, nei processi lessicali, semantici e sintattici. La terza e ultima fase comporta la somministrazione del test Ac-Mt con cui valutare i risultati ottenuti. Il progetto di potenziamento delle capacità matematiche sarà affidato alle docenti con la supervisione delle stesse psicologhe e psicoterapeute che hanno curato la parte della formazione. «La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre, ed è per questo che è bene sfruttare al massimo la plasticità cerebrale e sviluppare le nostre potenzialità innate sin dall' infanzia – ha spiegato la dirigente Maria Federica Floris citando Einstein –. È partendo da questo presupposto che l' istituto comprensivo ha attivato il progetto per promuovere e potenziare le abilità di calcolo nella scuola».

Maria Antonietta Cossu

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