La Nuova Sardegna

Oristano

Fotoricordo col grifone, il nido violato ora è vuoto

di Alessandro Farina
Fotoricordo col grifone, il nido violato ora è vuoto

Bosa, la covata dei rapaci potrebbe essere stata disturbata da fotografi invadenti Gli ornitologi: «Serve educazione e la segnaletica che indichi le pratiche corrette»

31 marzo 2016
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BOSA. Tra domenica e lunedì una coppia di grifoni ha abbandonato il sito di nidificazione scelto ai primi di febbraio nelle alture tra Bosa e Montresta per deporre un uovo, in uno dei pochi siti sopravvissuti in Sardegna. I grifoni forse sono stati disturbati da escursionisti a caccia di uno scatto fotografico spettacolare. Questo il sospetto del gruppo di monitoraggio che fa capo al progetto “Sotto le ali del Grifone”, finanziato dal programma Life dell’Unione europea proprio per conservare l’unica colonia naturale di questo avvoltoio presente in Italia. I volontari, durante un controllo, hanno notato l’assenza dei grandi volatili dal futuro nido, dove probabilmente i grifoni non torneranno più con la quasi certezza che l’uovo non possa quindi schiudersi.

«La presenza della coppia di grifoni e dell’uovo è stata registrata fino a sabato 26 marzo: il fatto che nella giornata di Pasquetta siano stati notati degli escursionisti arrampicati nel costone di roccia che ospita i nidi, fa temere che l’interruzione della covata sia dovuta proprio al disturbo umano. Se così fosse – spiega il team del progetto guidato dall’Università degli Studi di Sassari - si tratta di un grave danno verso una specie a rischio di estinzione».

«Purtroppo non è la prima volta che escursionisti non sufficientemente consapevoli adottino, anche in buona fede, comportamenti vietati dalle normative regionali», denunciano dal progetto Sotto le ali del grifone.

Nell’organizzazione c’è il rammarico che «in un uno dei giorni dell’anno in cui le famiglie e i turisti riscoprono le campagne sarde, venga meno il rispetto verso una delle risorse naturalistiche più preziose dell’isola. “Forse qualcuno sarà riuscito a fotografare l’uovo da vicino: fra qualche mese nessuno potrà immortalare il pullo in volo»

Per il team del progetto Life, che vede la collaborazione tra Università di Sassari, Comune di Bosa, Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, Ente foreste, e assessorato regionale all’Ambiente «L’episodio rende sempre più necessaria la creazione di una segnaletica che inviti turisti, appassionati di trekking e fotografi a rispettare i siti di nidificazione presenti nel bosano.” Intervento che è previsto per tutelare la prossima stagione riproduttiva, ma di cui a questo punto, alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi, sarà probabilmente necessario accelerare la realizzazione.

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