La Nuova Sardegna

Oristano

In Consiglio i fondi negati per l’ex Isola

di Simonetta Selloni
In Consiglio i fondi negati per l’ex Isola

Sulla richiesta di finanziamenti alla Regione formulata dal Comune arriva una mozione della minoranza. Ma è tutto fermo

09 aprile 2016
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ORISTANO. È come se sull’ex centro pilota dell’Isola in via Cagliari fosse affisso un cartello: guardare ma non toccare. Non ci può mettere le mani, il Comune di Oristano, tagliato fuori dai finanziamenti regionali che aveva chiesto in tandem con Mogoro (quest’ultimo per un altro edificio) per la progettazione o realizzazione di opere necessarie al rilancio dei beni del patrimonio disponibile della Regione.

Il Comune ci vorrebbe fare, o meglio ci avrebbe voluto fare, un centro per il rilancio della ceramica, produzione tipica della città che nei suoi cartelli all’ingresso, lo ha scritto bello in grande: “Città della ceramica”. Ma nella patria dell’artista Carlo Contini, il rilancio della ceramica dovrà trovare qualche altra sede. Il fatto è che Oristano (e con lei Mogoro) è rimasta tagliata fuori dalla graduatoria dei finanziamenti regionali proprio per via di quell’aggettivo, disponibile, che accompagna l’avviso della Regione sui finanziamenti per la riqualificazione del suo patrimoni.

Il punto è questo: l’ex Isola non è affatto disponibile: perchè esiste un accordo, frutto di una “richiesta informale” con l’Ente foreste, che occupa il primo piano. E nonostante lo stesso ente abbia già ristrutturato la sua sede di Massama (due milini di euro spesi), e aggiungendoci anche il fatto che nello stesso stabile opera la Ceramica Maestri d’Arte che promuove la produzione e vendita dell’artigianato artistico, quello stabile di fatto non è disponibile. Viene così a mancare il requisito fondamentale posto a base del bando pubblico della Regione: la disponibilità dell’immobile. Per quanto legata non ad atti formali, ma a una richiesta informale. Quando si dice che le parole hanno un peso.

Fuori dalla graduatoria, quindi, ma non domo, almeno stando alle dichiarazioni del sindaco Guido Tendas, il Comune di Oristano starebbe muovendosi attraverso intelocuzioni con l’assessore regionale al Turismo, per dar seguito alla rete dei centri della tradizione artigiana. Qualche giorno fa lo stesso Comune ha siglato un protocollo di intesa con Assemini, altra città di solide tradizioni nella produzione della ceramica, per iniziative di sostegno e valorizzazione. Ma tutto questo, per ora, non ha portato allo sblocco dei finanziamenti. Lo ricordano al sindaco i consiglieri di minoranza Massimiliano Sanna, Mauro Solinas, Antonio Falconi i quali con una mozione che impegna sindaco e giunta a chiarire le ragioni che hanno portato all’esclusione dal bando pubblico della Regione il progetto presentato dal Comune, e di adottare provvedimenti che facciano rientrare il progetto integrato Oristano-Mogoro nella graduatoria dei beneficiari. Tra le varie questioni sottolineate dall’opposizione, una sembra indicare al sindaco una sorta di necessità di correzione dell’interlocutore scelto per la questione Isola: starà pure parlando con l’assessore regionale al Turismo, Tendas, ma dagli atti concreti si desume che il centro ex Isola sia in capo all’assessorato agli Enti locali. Qualche termpo fa, Artimanos, l'associazione culturale che fa parte della rete dei centri della tradizione artigiana, ha infatti chiesto l'accesso agli atti alla Regione proprio sulla esclusione dalla graduatoria. Non se ne conosce l’esito.

In attesa dei chiarimenti che il sindaco fornirà, dando seguto alla mozione, la situazione resta invariata. Ex Isola, guardare ma non toccare. Fino a nuovo ordine.

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