La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa in festa: l’alba illumina la Coppa Italia

di Alessandro Farina
Bosa in festa: l’alba illumina la Coppa Italia

Notte insonne di festeggiamenti per giocatori, tecnici, dirigenti e sostenitori Il presidente Naitana pensa già al futuro: «Indispensabile sistemare il campo»

15 aprile 2016
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BOSA. L’alba del 14 aprile illumina la Coppa Italia Promozione edizione 2016, sistemata in bella mostra nella sede con vista sul castello che domina la città del Temo. Presenza non solitaria malgrado l’ora, perché al rientro dal campo Sa Rodia di Oristano, dove mercoledì sera il match contro il Carbonia ha visto, oltre ai tempi regolamentari, le due frazioni di gioco dei supplementari ed i rigori finali a decretare la vittoria dei rosso blu bosani, giocatori, dirigenti e supporter le hanno fatto allegra scorta e compagnia, in una insonne notte di festeggiamenti.

Si è fermata per quasi tre ore la città del Temo mercoledì sera, visto che ben seicento persone hanno preso strada in auto e moto verso il campo di Oristano per assistere alla finale di Coppa Italia Promozione in programma dalle 17.30. Mentre altri hanno preferito seguire l’evento incollati alle dirette di internet e radio, nei bar ancora aperti o da casa.

Con liberatori girotondi di auto e bandiere ad accompagnare il caloroso rientro della squadra a Bosa, con il corteo che ha puntato verso il quartier generale di via Lamarmora, a due passi dal Campo Italia, la meta finale dei festeggiamenti.

«Collettivi per una vittoria collettiva: di giocatori, dirigenti, sponsor, sostenitori e tifosi. Ma soprattutto di un gruppo di amici che tra mille difficoltà, senza nessun ritorno economico (i giocatori non ricevono neanche un euro), scende in campo per la maglia e per la città - spiega il presidente Marco Naitana -. Quattro anni fa, quando insieme a Martino Ledda e Paolo Masala abbiamo preso in mano la dirigenza, in molti non avrebbero scommesso su una compagine ritenuta di inesperti. Lo staff invece si è rinforzato in tutti i settori, e il campo ora decreta i risultati», commenta il presidente del Cs Bosa.

Nulla più che una constatazione, per una dirigenza che solo negli ultimi due anni ha piazzato anche due colpi da novanta: il contratto con il professionista Salvatore Carboni nella stagione 2014 – 2015, poi rinnovato nel 2015 – 2016 anche per allenare la squadra insieme all’esperto Renzo Puggioni.

Mentre sul campo arriva a dare manforte in Promozione A un altro della famiglia Carboni, Roberto, fratello di Salvatore, altra pedina che si rivela fondamentale. «Voglio ringraziare quanti hanno creduto in noi, in questo progetto, ed il meraviglioso pubblico che ci onora del suo sostegno anche oltre il Campo Italia» ci tiene a concludere Marco Naitana. Che spera ora, risultati alla mano, in un futuro con più sponsor, e anche più attenzione verso le strutture. Sistemazione del terreno di gioco sintetico del Campo Italia in testa: «Perché altrimenti il prossimo anno si rischia di non poter giocare».

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