Laconi, quel cambiamento vietato
La Regione risponde al quesito della minoranza consiliare sulla permanenza in provincia di Oristano
LACONI. Laconi resta in provincia di Oristano, ma può aderire agli enti sovracomunali del Sarcidano. È questa, in sostanza, la risposta dell'assessore agli Enti locali Cristiano Erriu che interpellato dai gruppi di minoranza “Insieme per Laconi” e “Laconi bene comune”, ha chiarito, con una nota del 26 aprile, la situazione in merito alle delibere adottate dal Consiglio comunale lo scorso 8 febbraio su l'adesione di Laconi alla provincia del Sud Sardegna, all'Ato, al Gal e alla Comunità Montana del Sarcidano Barbagia di Seulo.
In merito al primo punto, il passaggio di Laconi alla provincia del Sud Sardegna, l' adesione è stata deliberata dal consiglio comunale con i soli voti della maggioranza.
A tal proposito l'assessore Erriu risponde che «il comune di Laconi è aggregato alla provincia di Oristano come disposto dall'articolo 25 della legge regionale 2 del 2016. La stessa disposizione legislativa – precisa – non prevede per i comuni la facoltà di opzione per l'adesione a una provincia diversa da quella nella quale sono stati inseriti, ragione per cui l'eventuale mutamento di provincia del Comune potrà avvenire esclusivamente attraverso specifica legge regionale». Via libera, invece, alle adesioni al Gal, all'ambito territoriale ottimale e alla Comunità Montana del Sarcidano.
A questo proposito l'assessore risponde che «nella legislazione vigente non si trovano impedimenti di natura giuridica per la costituzione di comunità montane tra comuni appartenenti a diverse province».
In tal senso, il riferimento è la sentenza del Tar Sardegna che, nel 2008, ammise il comune di Genoni , appartenente allora alla provincia di Oristano, a far parte della Comunità Montana del Sarcidano e Barbagia di Seulo, mentre gli altri comuni della Comunità montana facevano parte della provincia di Cagliari. Adesso il centro del Sarcidano può programmare con più certezze i passaggi successivi negli ambiti sovracomunali che la nuova legge sulle autonomie locali prevede.
Ivana Fulghesu