Bando bis per Fenosu: cambiano le condizioni
L’asta per la vendita delle quote societarie della Sogeaor era andata deserta Ora nuove regole dovrebbero allargare il campo ai pretendenti privati
ORISTANO. La prima è andata buca. Sulla seconda grava quindi un pesante punto interrogativo che rischia di tenere l’aeroporto di Fenosu inchiodato a terra. Il decollo per la gestione è rinviato a data da destinarsi, dopo che l’asta pubblica che metteva in vendita le quote della Sogeaor era andata deserta alcune settimane fa. Zero le offerte presentate, zero i candidati aspiranti alla gestione dello scalo chiuso dal momento in cui era iniziata la procedura che aveva evitato il fallimento della società di gestione travolta dai debiti.
Ieri però i soci si sono ritrovati in assemblea per studiare la rotta alternativa. Ovviamente si riparte da una nuova asta che però ponga condizioni meno restrittive della precedente. Il fatto che l’Enac avesse imposto che a candidarsi alla gestione di Fenosu potessero essere solamente società che avessero gestito, per almeno tre anni negli ultimi cinque, scali aeroportuali, era stato un deterrente non da poco. Aveva fatto diminuire drasticamente il numero di pretendenti e aveva tenuto lontano da Oristano candidati non in possesso di quei requisiti.
Questo paletto ora salta e la strada appare più agevole. Nel bando che sarà riscritto sin da oggi dai funzionari della Provincia verrà indicato che potranno candidarsi all’acquisto delle quote della Sogeaor società che abbiano già svolto compiti di gestione connesse ad attività aeroportuali. La decisione è stata presa dai soci presenti all’assemblea alla quale non hanno partecipato il Consorzio Industriale per impegni concomitanti e la finanziaria regionale Sfirs. Tutti gli altri erano al tavolo: per la Provincia c’era l’amministratore straordinario Massimo Torrente, per il Comune il vicesindaco Giuseppina Uda, per la Regione un delegato dell’assessore ai Traporti, Massimo Deiana, e infine il rappresentante della società Aeronike, Riccardo Faticoni, l’unico privato presente al tavolo dal momento che detiene una parte del pacchetto societario dopo aver acquistato le quote messe all’asta dalla Camera di Commercio qualche mese fa.
La presenza del direttore regionale dell’Enac, Marco Di Giugno, è stata valutata come una garanzia ulteriore sulla bontà del nuovo percorso scelto per il bando. Certo è che passerà ancora del tempo. Serviranno infatti alcuni giorni per riscriverlo, quindi bisognerà ripetere la trafila burocratica. Per scoprire se ci saranno offerte per la gestione di Fenosu bisognerà attendere ancora qualche settimana. La più ottimistica delle previsioni parla di apertura delle buste con le offerte entro la fine di maggio. Troppo presto? Si spera di no, visto che le nuove condizioni potrebbero per davvero richiamare una cordata di privati nella quale – non ne ha mai fatto mistero – potrebbe esserci la stessa Aeronike.
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