La Nuova Sardegna

Oristano

Rischio idrogeologico, arrivano i primi progetti

di Roberto Petretto
Rischio idrogeologico, arrivano i primi progetti

Vertice all’assessorato ai Lavori pubblici con i Comuni di Terralba, Uras e Mogoro Consorzio di bonifica e Università hanno presentato gli elaborati: parola all’Adis

06 maggio 2016
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TERRALBA. Un passo avanti, di quelli ampi e decisi: i sindaci e i tecnici dei Comuni di Terralba, Uras e Mogoro hanno partecipato a Cagliari a un incontro sulle opere di mitigazione del rischio idrogeologico. Sul tavolo della discussione il Consorzio di bonifica di Oristano e l’Università hanno portato un pacchetto di progetti per la prima serie di opere.

Si tratta degli interventi che dovrebbero mettere in sicurezza i centri abitati e le campagne dei territori dei tre Comuni, per i quali la Regione ha a disposizione 17 milioni di euro già stanziati.

Dopo l’alluvione disastrosa causata dal Ciclone Cleopatra nel 2013, i centri più colpiti hanno sollecitato interventi strutturali che consentano di evitare eventi così devastanti in futuro.

La presentazione dei progetti per la prima parte degli interventi mette in moto un meccanismo che ora dovrebbe procedere con tempi certi: l’incartamento passa ora all’Adis, l’Agenzia del distretto idrografico della Sardegna, nonché agli uffici competenti per la necessaria Valutazione di impatto ambientale. Si parla di opere di un certo peso sulle quali è necessario calcolare le conseguenze nel territorio.

«Ora si dovrà valutare se queste opere ridurranno i rischi e non ne produrranno di nuovi», dice il sindaco di Terralba, Pietro Paolo Piras.

Dall’incontro di Cagliari, comunque, gli amministratori locali tornano con sensazioni positive. «Siamo soddisfatti - dice ancora il sindaco Piras - e parlo anche a nome del sindaco di Uras, Gerardo Casciu -. Questo era un passaggio fondamentale, un’altra tappa di avvicinamento alla messa in sicurezza del territorio e anche alla eliminazione di alcuni vincoli che stanno strangolando la nostra economia».

All’incontro di Cagliari erano presenti tutti gli organismi che, per qualche verso, hanno voce in capitolo sulla questione: l’assessorato regionale ai Lavori pubblici, l’adis, il Genio civile, il Consorzio di bonifica.

I funzionari della Regione hanno sollecitato tutti a fare in fretta: c’è l’esigenza di spendere i finanziamenti già disponibili per cercare altre risorse. Il primo intervento, infatti, non basterà per raggiungere l’obiettivo della messa in sicurezza del territorio.

«Non potevamo che condividere questo appello alla velocizzazione dell’iter», ha detto ancora il sindaco di Terralba.

Ora la parola passa all’Adis e agli organismi regionali che devono fare la valutazione di impatto ambientale sui progetti presentati da Consorzio di bonifica e università.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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