La Nuova Sardegna

Oristano

Regione ai Comuni: la strada giusta è quella delle Unioni

di Roberta Fois
Regione ai Comuni: la strada giusta è quella delle Unioni

Confronto in Provincia fra tre assessori regionali e i sindaci Amministratori locali divisi: peculiarità ed esigenze diverse

07 maggio 2016
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ORISTANO. L’obiettivo era quello di fare un po’ di chiarezza sulla legge di riordino degli enti locali in Sardegna: si è parlato quindi della istituzione della rete urbana oristanese e dei bandi Gal in agricoltura. A confrontarsi con i sindaci dei Comuni dell’Oristanese e i consiglieri regionali del territorio, nella sala consiliare della Provincia, c’erano gli assessori regionali alla Programmazione, Raffaele Paci, agli Enti locali, Cristano Erriu e all’Agricoltura, Elisabetta Falchi.

Gli esponenti della Giunta Pigliaru hanno espresso la necessità di creare un'unione di forze e territori, superando qualunque frammentazione. L’unica strada possibile, secondo la Regione, per creare sviluppo e rilanciare l'economia del territorio.

«Siamo nel pieno di un processo di trasformazione degli assetti territoriali - ha detto l’assessore Raffaele Paci - e per questo non possiamo avere delle geometrie variabili, ci vuole coerenza per quanto riguarda l'organizzazione territoriale».

L'esortazione ai Comuni, da parte della Regione, è di aggregarsi, unirsi. «Ce n'è bisogno in un territorio fatto di tante municipalità - prosegue Paci - che sono una ricchezza, ma che hanno la necessità di trovare ambiti di nuova aggregazione. Questo è un territorio dalle grandi potenzialità, una zona della Sardegna che può dare un contributo fondamentale e irrinunciabile all'economia regionale. L'auspicio è che si possa creare una rete urbana forte, completa e concreta, che si creino unioni di comuni forti e che ne si trovi l'esplicitazione in Gal».

Sulla stessa lunghezza d'onda l'intervento dell'assessore agli Enti locali Cristiano Erriu che ha sottolineato come l'eccessiva frammentazione rappresenti oggi un ostacolo per lo sviluppo del territorio. «Nella provincia di Oristano ci sono otto Unioni di Comuni, nonostante la bassa densità di popolazione- ha sottolineato l'assessore Erriu -. Forse bisognerebbe seguire l'esempio di altre zone dell'isola, dove si va verso le aggregazioni anziché la frammentazione, per avere una maggiore capacità di governare in forma associata i servizi rivolti a cittadini e imprese. In questa provincia il ragionamento deve tenere presente anche la possibilità di istituire la Rete urbana che dovrebbe nascere attorno ad Oristano».

«Vogliamo favorire i territori nei loro percorsi di costituzione dei Gruppi - ha detto l’assessore Falchi -. Le politiche di sviluppo rurale devono tenere in particolare considerazione le dimensioni ottimali, perché da qui dipenderanno le strategie di sviluppo economico. Le Unioni di Comuni stanno lavorando in questa dimensione, ora bisogna coinvolgere in pieno le imprese perché lo sviluppo passa soprattutto da loro».

Un appello non accolto dai sindaci. In molti hanno espresso perplessità e manifestato le difficoltà di creare un’unione tra Comuni. Tra loro Cristiano Carrus, sindaco di Cabras, che ha sottolineato l’impossibilità di unire tra loro territori con peculiarità ed esigenze differenti. Sulla stessa linea di pensiero della Giunta è invece il sindaco di Oristano, Guido Tendas, che ha esortato alla costituzione della rete urbana di Oristano.

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