La Nuova Sardegna

Oristano

Cultura oltre il mare, Tresnuraghes mostra tutti i suoi tesori

di Alessandro Farina
Cultura oltre il mare, Tresnuraghes mostra tutti i suoi tesori

Casa Deriu e il Nuraghe Nani i punti di maggior interesse Un progetto per garantire presenze anche fuori stagione

08 maggio 2016
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TRESNURAGHES. Nel paese della Planargia il convegno “Tresnuraghes, cultura oltre il mare,” che si è chiuso ieri nel centro di aggregazione Mastinu – Marras, non è stato solo tema di appuntamento culturale.

L’iniziativa ha rappresentato un punto di partenza di un percorso politico che l’amministrazione civica intende evidentemente tradurre in nuova occasione di sviluppo in paese.

Mentre per i responsabili del progetto, che ha visto il restauro e l’allestimento di Casa Deriu e la fruibilità nell’area del Nuraghe Nani, si tratta del primo passo di un processo che dovrà necessariamente approdare ad una rete più larga di valorizzazione dei siti di interesse storico e archeologico in Planargia.

Questi i perni del messaggio che arriva dal convegno, attestati dalle chiare parole del primo cittadino di Tresnuraghes Salvatore Angelo Zedda, secondo il quale «il patrimonio storico e archeologico sembra per ora un gigante addormentato», evidentemente da risvegliare.

«È necessario guardare ad un altro tipo di turismo che integri quello balneare: cioè del turismo culturale. Questo garantisce destagionalizzazione, presenze qualificate, ritorno economico ed occupazionale».

La base operativa sarà l’antica Casa Deriu, a due passi dal centro Mastinu-Marras, con vista ad ovest sulla vallata e sul golfo del Marrargiu, ampi spazi esterni e ambienti su due piani. Acquistata dalla precedente amministrazione Cinellu e per buona parte restaurata grazie ad un finanziamento di 500mila euro captato dal’amministrazione Zedda. Con il sindaco che cita più volte e ringrazia per l’impegno la vice sindaco Emmanuela Soggiu. quest’ultima nel suo intervento sottolinea che «senza memoria del passato non è possibile capire il presente e proiettarsi verso il futuro».

Questo messaggio è stato poi ribadito dall’impegno futuro a proseguire verso una strada che alla, in parte tradita, vena del turismo balneare vuole unire quella del richiamo culturale.

Attraverso la valorizzazione di Casa Deriu, che presto verrà ufficialmente inaugurata, come dell’area archeologica del Nuraghe Nani, resa fruibile. Con l’auspicio che più avanti si possa valorizzare l’ex storico carcere e ripulire l’antico sentiero romano, tratto della storica strada che metteva in comunicazione Cornus con la Bosa Vetus.

A seguire gli interventi di Alessandro Usai della Soprintendenza archeologica della Sardegna; delle ricercatrici Elisabetta Garau e Consuelo Cossu; dell’archeologo Franco Campus, dell’ex rettore dell’ateneo di Sassari Attilio Mastino. Giovanni Andrea Deriu, Antonella Unali e Pier Tonio Pinna hanno presentato gli sviluppi del progetto in via di decollo a Tresnuraghes.

«Un sistema di valorizzazione culturale da integrare necessariamente con gli altri siti museali e archeologici della Planargia», sottolinea infine Pier Tonio Pinna, che auspica un futuro di fattiva collaborazione nel territorio.

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