La Nuova Sardegna

Oristano

l’agenzia delle dogane

«La zona franca può essere solo interclusa»

di Enrico Carta

SANTA GIUSTA. Interclusa o aperta? Il dilemma pare scioglierlo l’Agenzia delle dogane e dei monopoli che, in una circolare del 19 aprile, sembra chiarire i limiti entro i quali ci si debba muovere...

15 maggio 2016
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SANTA GIUSTA. Interclusa o aperta? Il dilemma pare scioglierlo l’Agenzia delle dogane e dei monopoli che, in una circolare del 19 aprile, sembra chiarire i limiti entro i quali ci si debba muovere per l’istituzione delle zone franche. Sulla disputa in corso tra il Consorzio Industriale e il Comune di Santa Giusta, il pronunciamento dell’Agenzia è certamente destinato ad avere un peso notevole. Il documento fa un riepilogo delle peculiarità del Codice doganale dell’Unione Europea e chiarisce che questo prevede un solo tipo di zona franca ovvero quella interclusa.

Qualche settimana fa il consiglio di amministrazione del Consorzio Industriale aveva inoltrato la richiesta per l’istituzione della zona franca interclusa nell’area del porto industriale e quindi consentisse l’esenzione dalle tasse doganali delle merci trasportate sulle navi che vi attraccano. Il Comune di Santa Giusta aveva ribattutto, tramite il sindaco Antonello Figus, che quella decisione era solo «Aria fritta». Ma nel bel mezzo della contesa arriva il documento dell’Agenzia delle dogane che riporta quanto deciso sin dal 2013 a livello comunitario: «Il Codice doganale dell’Unione prevede, all’articolo 243, un solo tipo di zona franca, quella interclusa, in cui il perimetro e i cui punti di entrata e di uscita sono sottoposti a vigilanza doganale. Le zone franche di tipo II e i depositi franchi sono state soppressi. L’articolo 21 non prevede per tale regime né la necessità di rilasciare un’autorizzazione né la prestazione di una garanzia. L’articolo 243 si limita a prevedere che gli Stati membri destinino alcune parti del territorio dell’Unione a zona franca. Rimane valida quindi la disposizione secondo cui per l’istituzione di una zona franca è necessaria l’emanazione di una legge».

Sembra ben più di un punto di vista e questo appare differente rispetto a quanto sostenuto dal sindaco che vorrebbe invece una zona franca doganale aperta a tutti gli esercizi commerciali presenti nel territorio comunale e non limitata alla sola area del porto industriale. (en.c.)

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