La Nuova Sardegna

Oristano

Lavori a raffica, società senza palestre

di Enrico Carta
Lavori a raffica, società senza palestre

I cantieri aperti in contemporanea in tre palazzetti mettono a rischio l’attività per molti mesi della prossima stagione

15 maggio 2016
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ORISTANO. Tutti insieme contemporaneamente, ma così lo sport nelle palestre oristanesi rischia un corto circuito di parecchi mesi. Attesi da anni, i lavori che rimettono a nuovo alcuni impianti sono finalmente arrivati, il problema è che la concomitante presenza dei cantieri in tre palazzetti rischia di far finire gambe all’aria l’attività di varie società che, di fronte a sé potrebbero avere l’incredibile problema di non saper dove andare, dopo aver per anni chiesto quegli ammodernamenti agli impianti ormai non più rinviabili.

La cosa ideale sarebbe stata quella di eseguire, laddove possibile, dei lavori di ristrutturazione durante l’estate unico momento dell’anno in cui i campionati sono fermi e i disagi sarebbero minimi. In parte ci si riuscirà, ma in buona parte no e così il pericolo è di avere contemporaneamente sbarrati i palazzetti di Sa Rodia, San Paolo e Tharros è più che concreto soprattutto dopo l’ultimo passo del settore Lavori Pubblici dell’Ufficio Tecnico. Il dirigente Walter Murru ha infatti avviato tutte le pratiche per la sostituzione della copertura in amianto, per il rifacimento di spogliatoi e tribune e (forse) della pavimentazione del palazzetto di Sa Rodia nelle scorse settimane. Solo per esperire tutte le pratiche e assegnare i lavori, sperando che non ci siano i soliti ricorsi che allungano i tempi, si arriverà a ottobre. Poi ovviamente ci sono da fare i lavori che non dovrebbero durare troppo a lungo, ma è meglio non farsi illusioni. I più pessimisti – qualcuno li chiama realisti – sono convinti che il vecchio palazzetto non sarà pronto prima della prossima primavera.

Al palazzetto dello sport di San Paolo l’impresa, dopo aver aspettato il via libera dal Comune per oltre un anno e mezzo, ha finalmente potuto avviare i lavori nelle scorse settimane. I lavori dovrebbero concludersi entro l’estate, ma bisogna fare le corse. Diverso il discorso per il Palatharros, dove i lavori alla copertura non dovrebbero intralciare l’attività sportiva, ma il palasport sarà a breve al centro di una serie di opere agli spalti, alla pavimentazione, al sistema antincendio, agli ingressi e agli spogliatoi. Il termine dei lavori è previsto per ottobre, sempre se non ci saranno intralci. Poi bisognerà fare i conti con i tempi per i collaudi.

Tirando le somme, il rischio è che a settembre, momento in cui tutta l’attività riprende, ci si ritrovi senza palestre o, bene che vada, con il solo palazzetto di San Paolo a disposizione per parecchie società che hanno un numero di tesserati e di campionati notevole. Difficile ipotizzare che possano stare tutti dentro la stessa palestra, sempre che sia utilizzabile. E allora il Comune si ritrova alle prese con un problema di difficile soluzione. L’assessore allo Sport, Emilio Naitza, spiega che la parte politica non ha potere per decidere i tempi delle procedure, ma pare che abbia manifestato il suo disappunto anche ai colleghi di giunta, in particolare per la questione di Sa Rodia che mette in ponte l’amministrazione che ora ha un’unica soluzione, quella di chiedere una scialuppa di salvataggio alla Provincia e alle palestre degli istituti scolastici, perché altrimenti si rischia un corto circuito dalle ripercussioni facilmente immaginabili.

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