La Nuova Sardegna

Oristano

S’Archittu, petizione contro la statua della Madonna

di Piero Marongiu
S’Archittu, petizione contro la statua della Madonna

Cuglieri, parte la raccolta firme online. Il sindaco Lochi: «Ci sono le autorizzazioni, non capisco le proteste»

27 maggio 2016
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CUGLIERI. Quella statua della Madonna non piace a una parte dei residenti della borgata marina di S’Archittu. Nessuna discussione sulla sacralità del simulacro della madre di Cristo, e neppure sulla motivazione che ha animato chi l’ha fortemente voluta. La discussione semmai è sulla sua collocazione, proprio di fronte all’arco naturale che dà il nome alla località.

La statua in questione è stata posizionata sopra il muretto, realizzato lungo la passeggiata che porta verso l'arco, nel tardo pomeriggio di sabato scorso, per ricordare Giandomenico Costa, 52enne brigadiere dei carabinieri originario di Ghilarza, in servizio presso il comando provinciale di Oristano, che nelle acque di S’Archittu morì nel mese di settembre del 2014 durante un’escursione subacquea.

Un ricordo che da intimo e familiare è diventato pubblico, ma che non è stato gradito da qualcuno che ha presentato le rimostranze in Comune. È stata anche avviata una petizione su change.org. «Rispetto per la statua della madonna e per i familiari del carabiniere annegato - dice una signora -, ma è stata messa in un punto davvero infelice. Si poteva collocare in una teca, magari ricavata nella roccia. Ma dov’è adesso, tra l'altro con le spalle rivolte verso il mare, rovina lo skyline. Quando qualcuno ha realizzato la scalinata, secondo me utilissima per chi sceglie la spiaggetta prospiciente l'arco per prendere il sole e per fare il bagno, si è scatenato un putiferio. Adesso va tutto bene? Possibile che a nessuno sia venuto in mente di chiedere ai residenti se erano d'accordo? Nessuno avrebbe avuto da ridire sulla bontà dell'iniziativa, ma sulla collocazione della statua sicuramente si».

Non è dello stesso parere il sindaco di Cuglieri, Andrea Loche, che si dice molto dispiaciuto per una polemica che poteva essere evitata. «Non c'è stata nessuna forzatura - dice Loche -. La statua è stata posizionata in quel punto perché c'erano tutte le autorizzazioni previste, regolarmente concesse dagli organi preposti. Non credo che la presenza del simulacro della Madonna di fronte all’arco possa offendere qualcuno. Mi dispiace anche che nessuno, al momento della sua collocazione sul muretto, si sia avvicinato ai familiari del brigadiere Costa, o abbia evidenziato le proprie perplessità in Comune, per mostrare il proprio dissenso. Come spesso accade, molti preferiscono esternare sulla stampa piuttosto che nelle sedi previste».

Giandomenico Costa era molto stimato da amici e colleghi, i quali, per ricordarlo, lo scorso anno, avevano messo una targa sul lungomare e una lapide a una ventina di metri di profondità nelle acque in cui ha perso la vita durante una battuta di pesca subacquea. «Se i cittadini della borgata fossero venuti da me - aggiunge ancora il sindaco Loche - avrei spiegato loro che è stato fatto tutto in maniera regolare».

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