La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, in via Nazionale auto e moto come in pista

di Alessandro Farina

Commercianti e residenti lamentano una situazione di continuo pericolo C’è anche chi sta preparando una petizione per chiedere maggiori controlli

31 maggio 2016
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BOSA. Al cartello del limite di velocità di cinquanta chilometri orari si è unito quello che annuncia il controllo elettronico della velocità. Ma evidentemente neanche questa pubblicità sembra scoraggiare centauri, automobilisti e autisti di mezzi pesanti che eccedono nella pressione sull’acceleratore nel lungo rettilineo. Così anche quest’anno, come da tempo ad avvio di stagione turistica, la questione della pericolosità di via Nazionale torna d’attualità, considerate le rinnovate segnalazioni in arrivo dalla zona.

«I clienti che ospito sulla veranda del mio locale si lamentano continuamente» conferma ad esempio il titolare di un ristorante che si affaccia sulla trafficata strada, dove si intersecano non pochi incroci e il manto stradale ha più d’una irregolarità.

La questione quindi non è una novità, perché periodicamente i residenti le cui abitazioni hanno l’ingresso principale sul tratto della statale 129 bis che nell’area urbana prende il nome di Via Nazionale tornano sull’argomento. Dall’incrocio con la via Roma in direzione Bosa Marina infatti, si presenta un lungo rettilineo di oltre un chilometro che raggiunge una semicurva in prossimità del vecchio passaggio a livello, dove finalmente il traffico rallenta un po’.

Sulla via, incroci per raggiungere il quartiere di Sas Conzas da un lato e la zona artigianale e commerciale di Segapane dall’altro, si affacciano inoltre diverse attività commerciali e dei servizi. «Basta fermarsi sul marciapiede che costeggia la strada qualche minuto per rendersi conto della situazione» spiega ad esempio Francesco Murtas, titolare di un noto ristorante.

«Qui auto, moto e mezzi pesanti sfrecciano a tutte le ore senza badare a limiti», raccontano i residenti. Il manto stradale inoltre in più punti non è proprio liscio come un biliardo, considerata la presenza di avvallamenti e dossi. Tanto che spesso i veicoli si allontanano dal ciglio verso il centro strada per cercare di evitare sobbalzi o mettere sotto sforzo le sospensioni dei veicoli. C’è anche chi prepara una petizione per chiedere maggiore controllo nella zona. Dove è già già stata comminata qualche multa dopo le verifiche dei vigili urbani, oggi attrezzati di autovelox.

Qualche anno fa inoltre un progetto prevedeva, proprio nel tratto oggi nuovamente oggetto di segnalazioni, il posizionamento di un rilevatore di velocità permanente. Strumento di prevenzione che però non ha mai visto la luce.

E ora che il traffico, con l’arrivo della bella stagione, si fa più intenso, la questione si ripresenta in tutta la sua gravità.

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