La Nuova Sardegna

Oristano

Violenza in famiglia: ventiseienne in manette

di Enrico Carta
Violenza in famiglia: ventiseienne in manette

Finisce l’incubo di una madre che da anni era vittima di abusi e minacce Andrea Carta dovrà rispondere dell’accusa di maltrattamento e estorsione

02 giugno 2016
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RIOLA SARDO. Un giorno dopo l'altro, dentro un incubo che sembrava destinato a durare per sempre.

Dopo oltre due anni, forse addirittura tre, a mettere fine all'assurdo dramma di un'intera famiglia ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Riola Sardo coordinati dal maresciallo Orgiu.

Ci avevano provato in tutti i modi, in questi mesi infiniti, senza però ottenere il risultato sperato, così alla fine hanno dovuto arrestare in flagranza il ventiseienne Andrea Caria che ora verrà processato per direttissima e dovrà rispondere alle pesantissime accuse di maltrattamenti in famiglia, estorsione nei confronti della madre e resistenza verso i carabinieri che cercavano di bloccarlo ieri sera.

Andrea Caria era stato già al centro di alcune segnalazioni arrivate ai carabinieri da parte della madre. La donna da oltre due anni subiva continui maltrattamenti, conditi da minacce di morte, vessazioni e anche violenze fisiche. Probabilmente la situazione all'interno del nucleo familiare, con il padre spessissimo assente per motivi di lavoro, è diventata impossibile nel momento in cui l'alcol è entrato a far parte della quotidianità del ragazzo. Da allora Andrea Caria, che non svolge alcun lavoro, ha iniziato a pretendere con qualsiasi mezzo dalla madre una paga quotidiana da consumare spessissimo nei bar.

Nelle ultime settimane le minacce erano diventate giornaliere e allora non c'è stata alternativa all'arresto. I carabinieri avevano anche provato a convincere il ragazzo a farsi ricoverare in una struttura adeguata per tentare la via della disintossicazione e del recupero, ma Andrea Caria si è sempre rifiutato di sottoporsi a qualsiasi cura. Così, quando martedì i carabinieri sono intervenuti, la madre era nuovamente al centro di violenze non solo verbali. Il giovane ha provato a scappare, ma è stato immediatamente raggiunto e arrestato.

Ieri mattina è iniziato il processo per direttissima con la convalida del fermo deciso dal giudice Elisa Marras su richiesta del pubblico ministero Paolo De Falco. Il giudice ha poi convalidato la misura cautelare dell'arresto in carcere, mentre l'avvocato Rosina Lochi ha chiesto e ottenuto che il processo venga celebrato con il rito abbreviato. Si tornerà in aula l'8 giugno.

Un problema, quello della violenza domestica, che sta crescendo drammaticamente in Sardegna. Dati agghiaccianti quelli raccolti lo scorso marzo ad Oristano dalla Asl e dal Centro antiviolenza Donna Eleonora che hanno verificato come il numero dei casi in città e provincia sia alto e preoccupante. Nel 2015 sono stati censiti 91 accessi e 37 segnalazioni sono arrivate dai servizi sul territorio. Solo nei primi tre mesi del 2016, invece, sono stati registrati 15 casi. Le vittime sono perlopiù donne che rappresentano l’89 per cento dei casi.

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