La Nuova Sardegna

Oristano

Cuglieri, un’antica basilica a Corchinas

Cuglieri, un’antica basilica a Corchinas

Nuove scoperte: portato alla luce un muro che forse apparteneva a una struttura paleocristiana

03 giugno 2016
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CUGLIERI. Le indagini attualmente in corso a Corchinas, dove sono stati individuati i resti dell’antica città di Cornus, oltre all’area del monumentale edificio termale di età romana, stanno interessando anche il limite nord-occidentale della sommità della collina che si affaccia sulla baia di S’Archittu.

Il nuovo saggio di scavo, aperto in una zona in cui sorge una struttura con abside, sta riportando alla luce un muro, della lunghezza di circa venticinque metri e alto quasi due, ritenuto dagli archeologi facente parte di una probabile basilica paleocristiana.

«La tecnica costruttiva dell’edificio - ha detto Salvatore De Vincenzo, direttore degli scavi - risulta essere simile a quella della basilica cimiteriale di Columbaris e consentirebbe di datare il fabbricato tra il quinto e il sesto secolo Dopo Cristo. Entrambe le costruzioni sono state, infatti, realizzate allo stesso modo, ovvero impiegando blocchi squadrati di differente larghezza, assemblati con malta».

«L’analoga tecnica edilizia - prosegue Salvatore De Vincenzo - costituisce con ogni probabilità un importante indizio di contemporaneità con la basilica di Columbaris e documenterebbe di conseguenza una rinnovata frequentazione di Cornus come castrum bizantino, in modo analogo agli altri centri che sono presenti in Sardegna».

Le nuove scoperte hanno potuto confermare quindi che la città di Amsicora e Hostus, dopo la battaglia combattuta contro i romani e tenutasi nel 215 Avanti Cristo, venne ricostruita e abitata ancora per molti secoli.

Il progetto in atto, frutto di un accordo tra l’amministrazione Comunale e l’Università della Tuscia di Viterbo, adesso sta assumendo un ulteriore concretezza. Un accordo tra l’Istituto Italiano di Archeologia, il Comune e l’Università della Tuscia, dove è stata recentemente creata una scuola di specializzazione post laurea in Beni archeologici, porterà a Cuglieri gli studenti dell’Ateneo per svolgervi l’attività pratica nel Museo e nell’area di scavo di Corchinas.

A Cuglieri arriveranno studenti e ricercatori soprattutto nei mesi primaverili ed autunnali. Sia gli studenti che i ricercatori contribuiranno così a creare un grande indotto economico anche fuori dalla stagione turistica, trasformando il paese, grazie al suo ricco patrimonio archeologo, in un importante centro di ricerca e formazione per giovanissimi archeologi fornendo loro significativi strumenti sia nel campo della catalogazione dei reperti che in quello delle tecniche di scavo e della ricerca nel campo archeologico.

«Si tratta di un progetto a tutto tondo - ha spiegato il direttore degli scavi Salvatore De Vincenzo - che va dalla ricerca alla valorizzazione dei Beni archeologici del ricco e prestigioso territorio di Cuglieri». (pi.maro)

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