La Nuova Sardegna

Oristano

Viabilità, il commercio lancia l’allarme

di Enrico Carta
Viabilità, il commercio lancia l’allarme

Dalla tolleranza zero di piazza Roma all’eccessiva permissività in altre zone della città. La protesta di edicole e alberghi

05 giugno 2016
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ORISTANO. Si va dalla «tolleranza zero» al «non possiamo farci nulla». Succede in tanti angoli della città, dove il traffico, quello che nel film Johnny Stecchino veniva indicato come problema principale di Palermo, diventa la scintilla della furia di molti cittadini. L’assessore Gianluca Mugheddu si dice pronto a presentare in consiglio comunale il Piano urbano della mobilità rimasto nel cassetto per tutti questi anni, ma intanto molte piccole grandi situazioni di disagio iniziano a farsi strada evidenziando problemi che non riguardano solo la viabilità.

Eppure da lì si parte. Magari dalle perplessità sollevate dopo le ultime modifiche al servizio di parcheggio a pagamento con le applicazioni per telefonino, le maggiorazioni dei costi, gli strumenti non ancora in dotazione al personale che hanno avuto l’effetto di creare più confusione che altro. Ma il vero problema è che una parte del mondo del commercio esplode in una protesta fragorosa per «la cattiva gestione o le scelte» a cui sta ricorrendo l’amministrazione. Simbolo della protesta diventa piazza Roma, dove lunedì, al comparir dell’agente di polizia locale, ci si potrebbe aspettare una serrata clamorosa da parte dell’edicola col titolare pronto poi a marciare verso l’ufficio del sindaco. Si potrebbe pensare al solito lamento a priori, invece Luca Scalas ha in mano i numeri e quelli non mentono: «Da quando è stato istituito il divieto di fermata in maniera così rigida vendo circa venti copie in meno della Nuova Sardegna al giorno e altrettante di Repubblica, mente precedentemente quasi non avevo rese». Son soldi...Che se ne vanno.

E mica gli unici. La rigidità applicata dalla polizia locale in piazza Roma evidentemente vale solo lì. Provare per credere e per provare basta sapere quel che accade girando l’angolo o in via Brunelleschi, sul retro dell’Hotel Mistral 2, dove c’è l’area di sosta per i pullman turistici. «Ma è puntualmente occupata dalle macchine – dice Rossella Sanna, titolare dell’albergo –. Ogni tanto parte una multa, ma la sanzione non serve perché intanto la macchina resta lì e impedisce al pullman di parcheggiare». E allora succede che si devono improvvisare parcheggi in doppia fila e far rischiare la multa a chi dovrebbe avere il posto riservato. Ma a Oristano succede anche che le multe le possa prendere chi cerca di garantirsi quel diritto che gli spetta. «Stavamo utilizzando dei birilli per segnalare che la piazzola è riservata e i vigili urbani hanno minacciato una multa di 400 euro. A quel punto non li abbiamo più utilizzati col risultato di avere il parcheggio sempre occupato». Servirebbe la rimozione forzata dei veicoli in divieto, ma nonostante le richieste continue, la risposta alla richiesta non è mai arrivata. Serve forse una bolla papale per ottenerla? Intanto gli autisti minacciano di boicottare il Mistral.

E un problema simile è stato segnalato nei giorni scorsi anche dai dipendenti del servizio di trasporto pubblico urbano. Anche negli negli stalli riservati ai bus dell’Arst, le macchine fanno il bello e il cattivo tempo restando pressoché impunite. Gli autisti dei bus si fermano, giocoforza, in mezzo alla strada e fanno buon viso a cattivo gioco. Del resto hanno i passeggeri da far scendere. E il sindaco? Alquanto sorpreso del fatto che la misura presa di comune accordo con il comandante della polizia locale potesse creare tali disagi, Guido Tendas replica: «Capisco i problemi delle edicole e li risolveremo in settimana. Non andava bene la giungla che si creava in piazza Roma, ma penso che l’intervento sia stato gestito in maniera maldestra. Ci vuol buonsenso da parte degli automobilisti, ci vuole buonsenso da parte della polizia locale».

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