La Nuova Sardegna

ORISTANO. Sembrava ormai debellata, invece, l’agalassia contagiosa ovina ha rifatto la sua comparsa. Succede nelle campagne che circondano la città, precisamente nelle vicinanze della borgata di San Quirico. È qui , in un ovile della zona, che i veterinari della Asl 5 hanno rinvenuto un focolaio della malattia terribilmente contagiosa degli ovini e dei caprini. Immediatamente sono scattate le misure di profilassi, indispensabile per scongiurare il diffondersi in altri allevamenti di una malattia che già in passato, aveva messo a dura prova l’intero comparto isolano.

Il sindaco, Guido Tendas, ha emesso l’ordinanza per la dichiarazione di “zona infetta” e che impone una serie di misure, fra cui il divieto di accesso a persone esterne all’azienda interessata dal focolaio ma anche di altri animali che potrebbero essere contagiati. Nel frattempo la zona sarà disinfestata, mentre, gli animali colpiti non potranno essere trasferiti, venduti e anche il loro latte, non potrà essere commercializzato. Anche i materiali che potrebbero essere vettori di contagio non potranno essere portati fuori dall’azienda, fino a quando non sarà cessato il pericolo di contagio.

Le raccomandazione dell’Istituto zooprofilattico, in questi casi, sono chiare: rispettare le norme igieniche, controllare gli animali di nuova introduzione, evitare il contatto con animali e materiali provenienti da altri allevamenti, utilizzare automezzi accuratamente disinfettati per il trasporto degli animali, evitare di utilizzare pascoli in comune con altri allevamenti, non sostare nei luoghi (pascoli, abbeveratoi, ecc) frequentati da altri animali, non recarsi presso aziende in cui è presente la malattia, impedire l’ingresso in azienda di personale estraneo per quanto possibile.