La Nuova Sardegna

BOSA. Ancora una volta la cassettina delle offerte nella chiesa del Sacro Cuore finisce nel mirino dei malintenzionati. L’ennesimo episodio, dopo quello segnalato qualche mese fa, si è verificato sabato scorso, quando un uomo è entrato nel tempio ed ha scassinato il contenitore degli oboli, ripreso però dalle telecamere di sicurezza posizionate a tutela e presidio del luogo sacro. Filmati ora nelle mani dei Carabinieri, che procedono con le indagini dopo la denuncia sull'accaduto presentata dal parroco. È soprattutto amareggiato don Paolino Fancello, da qualche anno guida del Sacro Cuore, chiesa che per estensione territoriale è punto di riferimento spirituale per circa sei degli ottomila abitanti di Bosa. Tempio che il sacerdote lascia il più possibile a disposizione dei fedeli, per una preghiera o una invocazione. Con a guardia telecamere in alta definizione, segnalate dai cartelli, che dovrebbero scoraggiare eventuali malintenzionati. «Appena mi sono accorto del furto, avvenuto sabato, ho visionato i filmati. Si vede un uomo sulla cinquantina entrare in chiesa intorno alle tredici e trenta, genuflettersi, farsi il segno della Croce, e poi armeggiare per una ventina di minuti per impossessarsi del contenuto della cassettina collocata a due passi dall’altare», il racconto del sacerdote. Che ha raggiunto la caserma dei Carabinieri presentando denuncia e consegnando le riprese. Esiguo il bottino. «Una piccola somma, che concorre però a fine mese a pagare le spese vive della parrocchia» spiega il parroco. Che esprime sentimenti di perdono verso l’esecutore del gesto, ma vive l’azione come «Dolorosa, una mancanza di rispetto visto il luogo sacro e ai danni di una istituzione che cerca di aiutare tutti malgrado le poche risorse a disposizione».(al.fa.=