La Nuova Sardegna

Oristano

conclusa la causa

Alunno disabile discriminato, il ministero pagherà le spese

Alunno disabile discriminato, il ministero pagherà le spese

VILLAURBANA. Perde il ministero dell’Istruzione, vince la parità dei diritti tra i banchi di scuola che peraltro era stata già ottenuta. C’era stata però la necessità di portare tutto in tribunale...

07 luglio 2016
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VILLAURBANA. Perde il ministero dell’Istruzione, vince la parità dei diritti tra i banchi di scuola che peraltro era stata già ottenuta. C’era stata però la necessità di portare tutto in tribunale perché, per mesi, al ragazzino disabile era stato negato praticamente tutto. A dirlo, sebbene «La materia del contendere sia cessata» a causa già in corso, è il giudice della sezione civile Consuelo Mighela che aveva esaminato il caso dello studente affetto da gravi patologie che avrebbero meritato miglior assistenza all’interno dell’istituto comprensivo di Simaxis-Villaurbana.

Si riassumono così le motivazioni della sentenza che ha messo la parola fine al caso giudiziario nato in seguito alla decisione dei genitori dell’alunno di non arrendersi di fronte alla carenza di supporti didattici e alla mancanza di due collaboratori scolastici che lo seguissero nelle delicate fasi al di fuori dell’aula e nei bagni. Tutto ciò era previsto dal Piano educativo individualizzato e l’inadempienza da parte della scuola era stato il motivo per cui i genitori avevano intentato la causa che aveva chiamato quale responsabile diretto anche il ministero dell’Istruzione.

E proprio il ministero, unico a costituirsi in giudizio, è stato condannato dal giudice a pagare metà delle spese di giudizio (1350 €) in favore dei ricorrenti assistiti dall’avvocato Caterina Cabiddu. Il giudice ha poi stabilito che la causa non avesse più un suo senso, in quanto a marzo la scuola ha provveduto a colmare quelle mancanze che l’avevano fatta nascere. Sono arrivati i computer, i supporti informatici, gli ausili di vario tipo e il personale qualificato per l’assistenza all’alunno al di fuori della classe.

Questo adeguamento ha chiuso il caso al tribunale civile, mentre resta in piedi quello nella sezione penale che oggi conosce un momento decisivo. La causa era stata accompagnata da un esposto nel quale si ipotizzavano i reati di violenza privata e maltrattamenti proprio per la disparità di trattamento e la negazione del diritto all’istruzione e all’educazione. Il pubblico ministero Marco Ulzega ha però richiesto l’archiviazione contro la quale è stata presentata l’opposizione che sarà discussa oggi di fronte al giudice per le indagini preliminari Annie Cecile Pinello. (e.c.)

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