La Nuova Sardegna

Oristano

Incidente a Is Arenas, muore 32enne

di Simonetta Selloni
Incidente a Is Arenas, muore 32enne

Angelica Di Fede, origini siciliane, lavorava in una società legata al resort. Indagato per omicidio stradale il conducente

04 agosto 2016
2 MINUTI DI LETTURA





NARBOLIA. La Nissan Qashqai si è ribaltata più volte. Tre, quattro capriole, come un modellino impazzito. Quando è ricaduta sullo sterrato, uno stramaledetto caso ha voluto che questa folle girandola si concludesse sopra il corpo di Angelica Di Fede, 32 anni, originaria di Vittoria, nel Ragusano, ma residente a Trucazzano, in provincia di Milano. Era in Sardegna per lavoro, Angelica, alle dipendenze di una società che opera nel resort di Is Arenas. Lei era nella Qashqai alla cui guida c’era un giovanissimo oristanese, Diego Scarpellini di 21 anni. Per Angelica non c’è stato scampo: la macchina l’ha schiacciata.Ammesso che non fosse già morta quando è stata sbalzata fuori dall’abitacolo. E comunque è morta così, che era da poco passata la mezzanotte tra martedì e mercoledì. Davide Scarpellini, e le altre due persone che erano dentro l’auto non sono gravi. Li hanno portati all’ospedale, con contusioni e ferite varie. La prognosi è di qualche giorno di cure.

Davide Scarpellini è indagato per omicidio stradale; l’alcol test è negativo, ma la sua condotta di guida sembrerebbe compatibile con una delle ipotesi previste dal nuovo reato. Ossia, una velocità eccessiva per quello sterrato che dalla Statale 292 porta al Resort. Una strada comunale dove la velocità massima consentita è di 30 chilometri all’ora, sono presenti dei dissuasori. Quella strada viene utilizzata, soprattutto da giovani, per simulare le prove di rally. Fermo restando che dovrà essere l’inchiesta (il titolare è il sostituto procuratore Armando Mammone) a chiarire tutti gli aspetti dell’incidente, viene da chiedersi a che velocità stesse andando la Nissan per ribaltarsi tre, quattro volte. Una cosa è certa: non a trenta chilometri orari.

Quando sono arrivati i soccorritori e i carabinieri di Narbolia e della Compagnia di Oristano, per Angelica Di Fede non c’era più nulla da fare. La notte è trascorsa tra i rilievi, e i tentativi di contattare la famiglia di Angelica di Fede. I carabinieri hanno provato a contattare l’utenza di casa fino a ieri mattina, quando si è appurato che la famiglia si trova a Vittoria, la città d’origine, per le vacanze.

La ragazza lavorava in una struttura legata al resort. Con tutta probabilità, finito il turno di lavoro, stava andando da qualche parte con gli amici. Ieri, nella struttura di Is Arenas c’era poca voglia di parlare. Impossibile contattare la direttrice, Alessia Polichini, impegnata nelle questioni burocratiche che si accompagnano a queste tragedie.

Oggi il corpo della giovane donna dovrebbe essere restituito alla famiglia.

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative