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Scuola di musica, il Tar dà ragione al direttore bocciato

GHILARZA. La marcia trionfale suona per il mancato direttore della scuola civica di musica Guilcer-Barigadu. Il giudice ha dato ragione a Riccardo Zinzula, che la scorsa primavera si era rivolto al...

19 agosto 2016
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GHILARZA. La marcia trionfale suona per il mancato direttore della scuola civica di musica Guilcer-Barigadu. Il giudice ha dato ragione a Riccardo Zinzula, che la scorsa primavera si era rivolto al Tar reclamando la revisione del procedimento formale seguito dal Comune per la selezione dei candidati al ruolo di responsabile artistico. Zinzula aveva contestato la graduatoria stilata alla fine del 2015 sostenendo che la commissione non avesse tenuto conto di uno dei titoli esibiti al momento della partecipazione al bando penalizzandolo nell’attribuzione del punteggio. Attraverso i suoi legali il Comune ha sempre insistito sulla legittimità e sulla regolarità delle procedure seguite dagli uffici dei Servizi sociali e dalla commissione specificando di aver fatto riferimento, per tutto l’espletamento dell’iter, alla legge 28 sull’istituzione e il riconoscimento delle scuole civiche regionali. Nella sostanza, quello che secondo Zinzula rappresentava un titolo meritevole di un punteggio più alto non lo era per il Comune di Ghilarza. Il capofila del sodalizio sovraterritoriale riteneva che l’aver diretto una scuola non finanziata dalla Regione, e che dunque non rientrava nei parametri stabiliti dalla normativa, non desse diritto ai sei punti previsti nel bando dell’ente. Secondo il giudice, però, il fatto che nell’avviso di selezione il riferimento al requisito di scuola civica regionale fosse sottinteso con il rimando alla normativa, e non esplicito, poteva dar luogo a interpretazioni meno restrittive. Questa valutazione ha legittimato le richieste di Riccardo Zinzula, che con l’assegnazione dei punti mancanti sarebbe balzato al primo posto ottenendo l’incarico per la stagione 2016-2017. Il Tar ha disposto in favore della controparte l’inserimento al vertice della graduatoria e il versamento di quattromila euro, l’ammontare della retribuzione dovuta al direttore artistico. Dal momento che si trattava di un incarico annuale, nella pratica la sentenza si traduce in una compensazione meramente economica, oltre che in una vittoria morale. Dal legale dell’ente, infatti, si attendono chiarimenti per appurare se l’indennizzo cui si fa cenno nel dispositivo sia dovuto a prescindere dall’accoglimento di tutte le altre istanze. In ogni caso la cifra sarebbe modesta, ben lontana dai 40mila euro chiesti da Zinzula.(m.a.c.)

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