Comparto ovino, una rete contro la crisi
A Bauladu un ciclo di incontri per costruire un sistema integrato tra le aziende agricole del paese
BAULADU. Mentre la battaglia del latte prosegue, il prezzo oscilla tra i 70 e gli 80 centesimi di euro a litro, e il comparto agropastorale vive uno stato di crisi che pare non avere fine.
In autunno i pastori torneranno a Cagliari a protestare sotto le stanze degli onorevoli regionali, e intanto da Bauladu, arrivano segnali importanti per cercare di sostenere, a livello locale, i prodotti dell’agroalimentare.
Il Comune, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale Jannaberta, organizza un ciclo di incontri finalizzati a promuovere la costituzione di una rete degli allevatori ovini del paese per combattere la crisi del latte e sostenere l’economia locale.
L’obiettivo è quello di arrivare a produrre un latte ovino di qualità superiore nel rispetto dell’ambiente, venderlo al prezzo migliore, creare economie di scala per abbattere i costi aziendali, promuovere il settore attraverso un marchio collettivo volontario e utilizzarlo come attrattiva turistica. L’amministrazione comunale chiama a raccolta gli allevatori ovini bauladesi per trovare insieme una risposta locale alla crisi globale del settore agropastorale, portando la testimonianza di alcune delle esperienze europee di maggiore successo.
«L’allevamento legato alla pecora – dicono gli organizzatori dell’iniziativa – costituisce sicuramente uno dei momenti più “autentici” del comparto zootecnico tradizionale della Sardegna, ma va difeso e tutelato per farlo risaltare rispetto alle altre tradizionali forme di allevamento. A Bauladu la presenza di greggi (attualmente si contano 20 aziende per un totale di 5000 capi circa) ha da sempre caratterizzato il territorio, e la loro gestione ha scandito negli anni le abitudini e il lavoro della comunità. Si tratta di ovini con caratteristiche marcate per rusticità, mantello e produzione di latte. Pecore che si alimentano a pascolo brado per quasi tutto l’anno, curate dagli allevatori con grande dedizione e costanza per ottenere un latte di elevata qualità».
«L’amministrazione comunale – precisa il sindaco Davide Corriga – attraverso un percorso già rodato di democrazia partecipativa, coinvolge gli allevatori ovini del paese con l’obiettivo di trovare risposte locali alla crisi del latte che attanaglia le aziende lattiero-casearie, in Sardegna come nel resto d’Europa. L’obiettivo del progetto, nella prima fase, è quello di migliorare le condizioni delle imprese del territorio attraverso piccole ma importanti azioni di rete che possono apportare benefici anche senza stravolgere la struttura e le abitudini delle aziende locali».
Piero Marongiu