Solinas pensa al voto: «Con Udc e Psd’Az per scelte condivise»
Il consigliere regionale del Pd sulla crisi al Comune «Avanti se ci sono condizioni. Altrimenti staccare la spina»
ORISTANO. «Il Partito democratico non è defilato nella vicenda della crisi in Comune: si sono espressi chiaramente sia il capogruppo che il segretario provinciale». Antonio Solinas, consigliere regionale e leader del Pd oristanese, a pochi giorni dal consiglio comunale che servirà alla Giunta Tendas per ritentare l’approvazione degli equilibri di bilancio, fornisce la sua lettura degli eventi e ipotizza gli sviluppi futuri, spingendosi sino alla prossima primavera. Alle elezioni del 2017 che dovranno designare il successore di Guido Tendas a Palazzo degli Scolopi. «Le idee si portano avanti con l’attuazione dei programmi, ma anche con i numeri. Tra pochi giorni vedremo se questi numeri, in Comune, la coalizione li ha ancora».
Sull’esito del voto fissato per il 29 e il 31 agosto Solinas non si sbilancia e si tira fuori: «Sono in ferie, non sono molto aggiornato su quello che sta succedendo. Se i numeri ci sono, che si vada avanti. Altrimenti che si stacchi la spina».
L’ipotesi di un rimpasto, con la sostituzione di qualche assessore, non entusiasma Solinas: «A otto mesi dalla conclusione della legislatura, non mi sembra opportuno cambiare la squadra». Però la situazione di divisione offerta dalla coalizione di centrosinistra negli ultimi mesi non è stata tale da strappare applausi: «Se ci sono le condizioni per concentrarsi su alcuni punti del programma, si vada avanti. Il problema è che le condizioni oggi ci sono e domani non ci sono. E si rischia di far pagare alla città le conseguenze di queste tensioni». Che fare, quindi? «Bisogna mettere a punto un elenco di cose da fare da qui alla fine della legislatura, coinvolgendo i consiglieri di maggioranza, ma facendo anche un passaggio politico con i partiti della coalizione. Purtroppo questo ultimo aspetto pare non faccia parte dell’azione del sindaco».
Guido Tendas ha cercato, in questi giorni, di recuperare consenso e voti attraverso i contatti personali con i consiglieri, ma se vorrà essere ricandidato prima o poi dovrà parlare anche con i partiti. E qui gli scenari sono tutti da costruire. «Cominciamo a parlarne - dice Solinas -. Io sono convinto che sia necessario aprire un discorso a livello regionale con Udc e Psd’Az, per vedere se ci sono le condizioni per allargare la coalizione di centrosinistra. Un po’ quello che è accaduto a Cagliari. Sia chiaro che, in quel caso, la scelta del candidato spetterebbe alla coalizione e non a un singolo partito».
Nessuna investitura scontata o precostituita, dunque. Tendas è avvertito.
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