La Nuova Sardegna

Oristano

Aiuta il disabile a fare il bagno: multato

di Enrico Carta
Aiuta il disabile a fare il bagno: multato

Un diportista aveva spinto la propria imbarcazione al di qua dei limiti consentiti avvicinandosi troppo alla costa

18 settembre 2016
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ORISTANO. La legge è legge e spesso i suoi confini sono talmente rigidi che chiudere un occhio diventa evidentemente impossibile. Così, consentire a un disabile di fare un bagno nel bel mezzo dell’estate all’interno dei confini dell’Area Marina Protetta del Sinis-Mal di Ventre pare un diritto solo sulla carta. Un dovere è invece pagare la multa di 125 euro, così com’è stato fatto dall’autore della violazione. Qual è la violazione contestata dalla Capitaneria di Porto? L’essersi spinti con un gommone all’interno dei limiti per la navigazione imposti dalle stringenti norme che vigono nell’Area Marina Protetta.

Letta così la multa comminata per la violazione commessa un anno fa pare sacrosanta, ma, come Shakespeare faceva dire da Amleto a Orazio nel suo dramma: «Ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne contengano i sogni della tua filosofia». Perché quella mossa di spingere il gommone sino a pochi metri da riva, peraltro a bassi giri, è frutto della necessità di dover far fare il bagno a una persona disabile che altrimenti non avrebbe avuto alternative. Altrettanto vietato e ben più problematico sarebbe stato farlo scendere in acqua nella zona in cui sono presenti le boe per l’attracco delle imbarcazioni, perché quella è una zona di transito. Impensabile portarlo alla Caletta di Capo San Marco perché il molo di attracco è più alto rispetto al gommone, per cui il disabile non vi può accedere direttamente da bordo.

Cosa resta? Prendere atto che fare il bagno dalla barca in una zona molto estesa o in tutta l’Area Marina Protetta è vietato ai disabili, a meno che non ci sia un piccolo esercito di amici al seguito che ovvi al problema. E non che da terra la situazione sia migliore, perché se è vero che il Comune di Cabras ha provveduto all’acquisto e all’assegnazione di attrezzature che rendano praticabili le spiagge per i disabili, al momento (la multa è del 19 agosto 2015, ma l’iter burocratico si è concluso nei giorni scorsi) in cui è stata elevata la sanzione poi contestata senza successo dal diportista, queste ancora non erano a disposizione. Un’estate fa arrivare sino al bagnasciuga in tutti quei chilometri di costa era qualcosa di impensabile, ora lo è forse un pochino meno, ma il problema resta e la multa da 125 euro per il bagno alla persona disabile galleggia e ricorda a tutti che i diritti dovrebbero essere garantiti.

Invece accade da anni che, nonostante le segnalazioni, le proteste e le legittime e sacrosante richieste, la spiaggia o il mare dell’Oristanese restino qualcosa di inaccessibile per chi ha difficoltà motorie. E non solo all’interno dei confini dell’Area Marina Protetta.

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