La Nuova Sardegna

Oristano

Tendas rilancia: «Ora finiamo le opere»

di Enrico Carta
Tendas rilancia: «Ora finiamo le opere»

Il sindaco inserisce nel programma di fine mandato la conclusione di lavori pubblici già in corso per quindici milioni

29 settembre 2016
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ORISTANO. «Deleghe da redistribuire, riordino delle commissioni, lavori pubblici da ultimare», dice Guido Tendas. Il programma per concludere il mandato si riassume in tre voci. Passata l’ennesima buriana, la strada del sindaco amante della bicicletta sembra davvero in discesa. Da qui a maggio, momento in cui ci saranno le nuove elezioni, non ci sono particolari scogli. C’è il Piano urbano della mobilità, c’è il Piano particolareggiato del centro storico, c’è poco altro di imperativo, tanto che le riunioni di Consiglio saranno davvero ridotte al minimo.

Rinfrancato più dalla decisione della Regione che dal voto dell’aula del quale non c’è stato bisogno perché sorpassato dall’arrivo del commissario ad acta per verificare e approvare gli equilibri di Bilancio, il sindaco Guido Tendas piazza i paletti per l’ultimo slalom speciale, sperando di non inforcare e finire fuori gara prima di tagliare il traguardo proprio ora che lo vede sul serio.

L’aveva ripetuto come un mantra che il suo obiettivo era di arrivare sino alla fine dei suoi giorni da sindaco e adesso quell’obiettivo, sempre minato dai rapporti mai idilliaci tra lui e parti del Consiglio, sembra davvero a portata di mano: «Per prima cosa sono contento che il consigliere Stefano Mureddu non abbia firmato le dimissioni così come invece avrebbero voluto fare gli esponenti dell’opposizione. Adesso riprendiamo il filo del ragionamento e proviamo ad andare avanti anche tenendo conto che ciò che c’è stato di buono e cià che invece non è andato bene non si possono cancellare con un colpo di spugna».

Insomma, questi mesi di tribolazioni vissute sul filo del rasoio lasciano il segno. Ma il blade runner Tendas, usando una metafora cinematografica, non vuol fare la triste fine del replicante protagonista del film. «Non ci saranno chiusure verso nessuno, bensì solo tentativi di sorpassare i problemi anche nei rapporti personali – dice il sindaco –. La mia intenzione è di riallacciare il filo del discorso con tutti coloro che hanno fatto parte della maggioranza e che da essa sono usciti. Adesso incontrerò i capigruppo, esporrò loro il percorso che ho intenzione di fare, poi avvierò i contatti per poter proseguire con una maggioranza sicura. Del resto, il nostro dovere è mantenere l’impegno verso coloro che ci hanno scelto più di quattro anni fa per amministrare la città e portarlo a termine».

L’obiettivo è far coincidere la conclusione dell’esperienza amministrativa con il completamento di una serie di opere: «Abbiamo lavori pubblici per 25milioni già avviati e, fatta eccezione per il nuovo palasport e per il mercato, c’è il tempo per concludere buona parte di queste opere. Sono 15 milioni di lavori che resteranno in dote alla città. È che non abbiamo fatto solo cose buone, posso anche dire che abbiamo fatto tanti sbagli, ma ci sono altrettante cose per le quali non ci siamo fatti pubblicità che renderanno Oristano migliore rispetto a com’era. L’ultimo esempio? Sono i tre milioni e mezzo per il rifacimento di una parte delle condotte idriche. Pensate che questa amministrazione non abbia alcun merito in ciò? Ci sono tanti lavori nelle scuole da inserire nell’elenco delle cose fatte, ci sono le ristrutturazioni di numerosi impianti sportivi, l’acquisizione della torre di Torregrande, la piazza di Silì. Forse quando veniamo giudicati è il caso di mettere nel piatto della bilancia anche tutte queste cose».

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